Tokyo 2020: letti antisesso? Ecco la verità

E molte altre curiosità sui Giochi Olimpici

Manca sempre meno all’inizio delle Olimpiadi di Tokyo. Si discute dei pericoli che si corrono ma non solo. A fare scalpore anche un video su Twitter messo da uno degli atleti.
Lui è il ginnasta irlandese Rhys McClenaghan che ha posta un filmato in cui salta ripetutamente su un letto a Tokyo.
Il motivo? Smentire la presenza di letti anti sesso.
Infatti nei giorni scorsi, un altro atleta di Tokyo 2020, Paul Chelimo aveva postato una foto su Twitter, sostenendo che attorno al letto erano stati messi dei giacigli in cartone per scoraggiare i rapporti intimi, così da apporre un’ulteriore restrizione anti-Covid.

Come è stata immediata la smentita del Comitato Olimpico che ha prontamente assicurato la resistenza dei letti, la smentita con tanto di prova video è arrivata dall’irlandese McClenaghan.


Perché fare dei letti di cartone? I letti di Tokyo sono riciclabili e il loro materiale verrà riutilizzato alla fine delle Olimpiadi. Agli atleti saranno distribuiti preservativi gratuiti, una tradizione iniziata dall’edizione di Seoul ’88. Quest’anno saranno distribuiti circa 160.000 profilattici, molto meno del record assoluto di 450.000 delle Olimpiadi di Rio del 2016.

Ma questa d’altronde non è l’unica curiosa faccenda legata alle Olimpiadi, il più antico evento sportivo.
Nate nell’antica Grecia, all’epoca gli atleti non si preoccupavano degli sponsor, della sicurezza o della moda: gareggiavano infatti nudi. Altro che letti anti sesso!
Ma non solo. Sempre molto tempo fa, nel 776 a.C. iniziarono i primi controlli antidoping. Venivano effettuati odorando il fiato degli atleti e se si sentiva odore di vino gli sportivi erano eliminati dai giochi. Sarebbe stato un problema per Ivan Ukhov. Campione olimpico di salto in alto a Londra 2012, quattro anni prima si presentò completamente ubriaco in pedana durante il meeting di Losanna. Non riuscì nemmeno ad avvicinarsi all’asticella, preferendo adagiarsi direttamente sul materasso. Motivo dell’ubriacatura? La recente rottura con la fidanzata. Quattro anni e un oro olimpico dopo, Ukhov si è sposato ed è diventato felice papà di una bambina.

Un’altra curiosità ci riguarda più da vicino. Riguarda un prosciutto. D’altronde si sa che l’Italia è il paese del buon cibo. Nel 1980 infatti, la squadra italiana di tiro a volo fu controllata come di rito all’arrivo al villaggio olimpico. Uno dei cani del servizio antidroga si mise ad abbaiare contro la valigia dell’atleta emiliano Garagnani. Caos totale, fino a quando fu scoperto il contenuto della valigia: un bel prosciutto! Meglio un prosciutto che bottiglie di vino, comunque!

Doveroso ricordare anche le curiosità, che più che curiosità sono vere e proprie nozioni da sapere alla vigilia dei giochi.
I cinque anelli simbolo delle Olimpiadi, disegnato dal Barone Pierre de Coubertin, co-fondatore dei moderni Giochi Olimpici, rappresentano i cinque continenti abitati del mondo (escluso l’Antartide). I sei colori invece (blu, giallo, nero, verde, rosso e bianco per lo sfondo) sono stati scelti perché almeno ciascuno di essi è presente in ogni bandiera del mondo.