Tavolo al Mise, una cabina di regia per Roma. Sul piatto anche 600 nuovi bus a metano

Nessuna lista dei desideri, almeno per il momento. Il primo round del tavolo tra i big istituzionali per Roma si chiude con scadenze e promesse. Mise, Regione Lazio, Comune di Roma e tutte le realtà coinvolte, dai sindacati alle forze produttive della città avranno un altro incontro entro i prossimi dieci giorni, una sorta di cabina di regia, e un secondo il 17 novembre per rilanciare la Capitale. Queste le prime tappe fissate durante l’incontro tra il ministro Carlo Calenda, la sindaca Raggi, il presidente del Lazio Zingaretti, e i segretari di Cgil,Cisl e Uil, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo.

Non è stato presentato alcun elenco delle nuove opere da finanziare, ma Ministero, Regione Lazio e Comune di Roma sono disponibili a metterci i soldi, una volta che i rispettivi tecnici individueranno i progetti giusti, a partire dal possibile finanziamento di 600 nuovi autobus di cui oggi si è appena accennato. Il Mise, una volta individuati progetti condivisi, è pronto ad attingere da uno specifico fondo. Ma per questo ci vorrà ancora tempo, durante il quale i tecnici si metteranno al lavoro. 

Per il resto la Regione Lazio ha ribadito di essere pronta a stanziare i 2,6 miliardi per le opere già inserite nel Patto per il Lazio firmato dal presidente Nicola Zingaretti e dall’ex premier Matteo Renzi, mentre il Comune ha messo sul piatto 300 milioni per un piano quinquennale. 

“Un bel punto di partenza, l’interesse per Roma continua. Con il ministro e il presidente della Regione c’è un ottimo rapporto”. Lo ha detto la sindaca Virginia Raggi, a termine del tavolo per il rilancio di Roma, al Mise. “Un metodo di lavoro vincente che vede la condivisione di obiettivi. Abbiamo finalmente trovato una bella sinergia. Su Roma si vince o si perde tutti insieme” ha concluso.

Cinque le aree tematiche su cui si sarebbe scelto di lavorare da oggi fino al 17 novembre, quando tornerà a riunirsi il tavolo per Roma. A spiegarle è il presidente di Unindustria, Filippo Tortoriello, alla fine della riunione: “Sono state indicate cinque aree tematiche su cui lavorare nel corso del mese che ci conduce al prossimo incontro. Le aree sono rilancio della competitività, mobilità, turismo, riqualificazione urbana e distretti a valore aggiunto come aerospazio ed Ict”.

“E’ certamente positivo il tavolo congiunto sullo sviluppo e sul rilancio economico e produttivo di Roma Capitale avviato oggi al Ministero dello Sviluppo, un tavolo che giunge proprio su sollecitazione di tutti i sindacati”. Lo ha detto la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan, al tavolo del Mise su Roma Capitale. “E’ molto importante per la Cisl – ha aggiunto – una governance condivisa che veda tutti i soggetti istituzionali e le parti sociali concordare, ciascuno per le proprie responsabilità, un percorso comune per affrontare i gravi problemi della Capitale. Crediamo che questo sia il metodo e lo spirito giusto per avviare una nuova fase di sviluppo, di investimenti produttivi e di occupazione. Valuteremo naturalmente nel dettaglio il piano industriale che ci è stato illustrato oggi, anche se bisognerà integrare ed incrementare questa analisi con i dati sociali. E’ indispensabile analizzare i bisogni sociali della città e del territorio che sicuramente sono cambiati in questi anni di crisi per poter determinare poi le priorità e le necessarie scelte economiche e produttive da intraprendere in una logica nuova di responsabilità ampie e condivise”. 

“La condivisione degli obiettivi tra Governo, Regione e Comune sul Piano per lo sviluppo di Roma e le risorse individuate sono un fatto positivo”. Lo dice il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, a margine del tavolo su Roma al ministero dello Sviluppo economico. “È bene poi che alcune questioni siano rapidamente chiarite anche insieme alle nostre strutture sindacali territoriali. Tuttavia, temo che se non si snelliscono procedure e burocrazia si rischia di perdere molto tempo. È un bel progetto, ma mi chiedo quando abiterò in questa città prospettata dal Piano se non si interviene, innanzitutto, sulle lungaggini burocratiche” conclude.

La protesta dei lavoratori

All’esterno del Ministero la protesta di un gruppo di lavoratori di Sky, Agile-Eutelia e Aci Informatica. “Le istituzioni chiudono la porta ai lavoratori. Vergogna!”, urla un uomo con un cartello al collo di Agile sporgendosi dalle transenne. ‘Sky licenzia Roma’, uno degli striscioni esposti. Su un altro: “Agile Eutelia, 700 disoccupati accoltellati dal Ministero dello Sviluppo economico”. 

“Siamo qui per protestare contro i licenziamenti di alcuni di noi che si sono opposti al trasferimento a Milano – spiega Letizia una ex lavoratrice Sky -. Molti si sono opposti al trasferimento per motivi legati alla 104, problemi familiari o economici”. “Ci sono ancora 700 persone in mobilità, un centinaio a Roma, senza prospettive e senza che il Governo abbia trovato una soluzione”, spiega Marco un sindacalista della Fiom.

 

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