Stadio Olimpico e i suoi primi 70 anni

Auguri a quello che nacque come stadio dei Cipressi

Il 17 maggio ricorrono i 70 anni dello stadio Olimpico di Roma che fu inaugurato nel 1953 alla presenza dell’allora presidente della Repubblica Luigi Einaudi e di 90mila spettatori. Aprì ufficialmente i cancelli in occasione della partita di calcio Italia-Ungheria. Da quella prima data importante se ne sono susseguite molte altre.

L’impianto, fu ideato nel 1927 e originariamente era noto come stadio dei Cipressi. Nacque su progetto di Enrico Del Debbio, per poi essere ripreso nel 1937 da Luigi Moretti e usato come quinta scenica dei giochi del periodo fascista. Abbandonato durante la guerra e utilizzato come autoparco dalle truppe alleate, nel 1949 ne fu deciso dal CONI, suo proprietario, il completamento a cura di Annibale Vitellozzi, che lo ultimò nel 1953; all’epoca noto come stadio dei Centomila per via della capienza che si aggirava intorno ai 100.000 posti, fu ribattezzato stadio Olimpico dopo l’assegnazione a Roma dei Giochi olimpici del 1960.

«I 70 anni dello Stadio Olimpico sono una data importante e noi come Sport e Salute pensiamo che il modo migliore per festeggiare la ricorrenza è rendere sempre più vivo questo impianto, armonizzarlo dentro la città, non imbalsamarlo in una logica monumentale – commenta  Vito Cozzoli, presidente e ad di Sport e Salute, società proprietaria dello Stadio Olimpico – È un simbolo di Roma che pulsa ogni giorno. Compie 70 anni ma guarda al futuro sempre più accessibile, polivalente, storico, innovativo, ecosostenibile». E Cozzoli spiega il fascino di questo impianto eclettico. «Non è solo calcio: è rugby, atletica, musica con i concerti, cultura col tour dello stadio è un luogo iconico dove sono state scritte pagine memorabili di una storia bellissima e altre ne vogliamo scrivere qui nel parco del Foro Italico che stiamo rigenerando attraverso un intervento di riqualificazione e rigenerazione urbana che si concluderà nel 2026».

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