Sei un vero romano se…

Ecco le 10 cose che rendono un romano un vero romano

Roma è la capitale, una grande città, una metropoli. Eppure grazie alla sua antichità non ha mai perso quel sapore di tradizione, quei colori del passato, quella storia che la rende unica e che rende le sue radici ancora vive nonostante si guardi sempre al futuro.
Il romano è a volte detestato per il suo modo di fare un po’ spocchioso ma amato per il suo spirito, famoso dentro e fuori l’Italia. Ci sono molte peculiarità che rendono un romano degno di essere tale.
Ecco le 10 preferite dai romani che li rendono dei romani veri:

  1. Toccarti mentre ti parla, o simpaticamente “farti i lividi” mentre ti racconta qualcosa. E’ tipico del romano che per rendere bene l’idea di quello che ti sta narrando deve toccarti per attirare la tua attenzione o, semplicemente, per dare quel tocco di teatralità al racconto che lo rende migliore e più accattivante.
  2. Sa cucinare la carbonara. Qualunque siano i tuoi gusti in cucina il vero romano la carbonara la sa fare. E la fa rigorosamente senza panna e con il guanciale.
  3. Per rimanere in tema culinario, un romano vero ha “magnato” i piatti della tradizione. Beh essere romano e non avere mai mangiato la coda alla vaccinara o la carbonara vuol dire NON essere romano.
  4. Se almeno il nonno è già romano. Altrimenti no. Avere l’avo più vicino di origine romana, può rendere il romano un po’ più autentico perché riceve la tradizione di Roma anche dal passato e dalle radici.
  5. Il traffico. Ovviamente. Roma senza traffico non riusciremmo neanche ad immaginarcela.
  6. Aho! Questo modo di dire è un passepartout : devi rispondere al telefono dici ahò, incontri un amico per strada urli ahò, qualcuno ti fa arrabbiare nel traffico lanci un ahò. Nel bene e nel male ahò è sempre l’espressione giusta a Roma.
  7. Daje altra espressione dialettale che dice tutto senza dire niente. Ma non esiste romano che non l’abbia usata e non la usi quotidianamente. Un saluto, un modo di dire sì, un modo di concludere un discorso, un’esclamazione di incitamento. Anche questa molto versatile. Daje!
  8. Ha salito i tre gradini. Questa è una tradizione che (per fortuna) non viene rispettata da tutti. Si tratta infatti dei tre gradini che si fanno per entrare nell’edificio del Regina Coeli, il carcere nel centro di Roma. La leggenda nasce da un famoso detto romano che recita così: “A via de la Lungara ce stà ‘n gradino chi nun salisce quelo nun è romano, e ne trasteverino”. La rima è simpatica, acquisire la patente da romano in questo modo, un po’ meno. Ma comunque è un famoso modo di dire a cui i romani non rinunciano. La tradizione è tradizione.
  9. Conosce gli stornelli. La musica popolare di un luogo lo rende speciale, crea unione e allegria. Un romano ha il dovere di conoscere e cantare gli stornelli che narrano la storia di Roma!
  10. Ha i tatuaggi. Magari con simboli di Roma come il nasone, il Colosseo, o le scritte latine che rappresentano la città eterna.

 

 

 

 

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