Scuola: i nuovi menu europei non piacciono alle mamme romane
Le mense delle scuole comunali di Roma sono da qualche giorno nella bufera a causa dell’introduzione nei pasti dei cosiddetti “menu europei”, un’iniziativa voluta tempo fa dall’assessorato alla Scuola di Roma Capitale. Molte mamme degli alunni hanno postato su Facebook foto che mostrano i nuovi menù serviti nelle scuole e lamentano il fatto che questi ultimi sono poco salutari per i bambini pur avvicinandosi ai loro gusti. I genitori, sostenuti dal gruppo consiliare del M5s, hanno postato le foto dei piatti, mostrando come, a loro avviso, qualità e quantità dei cibi lascino alquanto a desiderare.
Esponenti del Movimento 5 Stelle della Capitale hanno ritenuto che l’iniziativa potesse di fatto essere “ammirevole negli intenti perché la conoscenza delle altre culture può passare anche attraverso la stimolazione del gusto”. Ma quello che viene contestato è però il pessimo risultato come dimostrano le scarse porzioni scarse o la presenza di cibi non propriamente salutari (come wurstel e patatine fritte).
L’allora assessore alla Scuola di Roma Capitale, Alessandra Cattoi, presentando l’iniziativa aveva detto: “Questo progetto è un piccolo tassello nel percorso educativo, per spiegare origini e tradizioni di alcuni piatti che i bimbi già mangiano e un pretesto per parlare di Europa”. Agli alunni delle scuole comunali sarebbero quindi stati proposti “15 menu ispirati ad altrettanti paesi europei per due o tre volte al mese” fino alla fine dell’anno scolastico. Toccherà ora al successore di Alessandra Cattoi, Paolo Masini, rispondere al coro di proteste contro i menu europei.