Raffaella Carrà, in uscita il docufilm a lei dedicato

Scomparsa il 5 luglio del 2021, ieri avrebbe compiuto 80 anni, Raffaella Carrà riceve omaggi da ogni parte del mondo e dal 6 luglio sarà al cinema con un film tributo.

Ha cominciato New York, dove a Times Square è apparsa in uno dei mega schermi che illuminano l’emblematica piazza.
L’iniziativa è di Spotify Equal, che ha scelto l’artista come ambassador per promuovere l’uguaglianza nell’industria musicale. Con la sua discografia, infatti, Raffaella ha spesso trattato tematiche contemporanee.
“Il billboard celebra l’icona mondiale – spiega in un comunicato la Sony – che da sempre ha portato con la sua musica chiari messaggi sulla discriminazione di genere, testimoniando così il lascito di Raffaella Carrà nella società mondiale“.

Un lascito enorme che anche Madrid, città cara a Raffaella, ha voluto omaggiare. Lo ha fatto quando era ancora in vita con l’onorificenza di Dama al Orden del Mérito Civil in quanto icona di libertà, e dopo la sua morte dedicandole una piazza nel centralissimo quartiere di Malasaña – Plaza Raffaella Carrà – . In questi giorni invece è stato presentato al Capitol di Madrid, lo storico teatro situato sulla Gran Via, il musical “Bailo Bailo”. La prima mondiale sarà proprio a Madrid il 2 novembre.

L’Italia non è rimasta indietro. Pochi giorni fa il ministero dell’Economia e delle Finanze e l’Istituto poligrafico e Zecca dello Stato hanno emesso una moneta raffigurante il suo volto, per la serie “Grandi Artisti Italiani”.

E in queste ore è uscito il trailer sul film a lei dedicato che sarà nelle sale dal 6 al 12 luglio, i giorni in cui due anni fa è scomparsa. Si chiama “Raffa“, il docu-film diretto da Daniele Luchetti, scritto da Cristiana Farina con Carlo Altinier, Barbara Boncompagni, Salvatore Coppolino, Salvo Guercio.

Riservata per natura e gelosissima del suo privato, in questo film, vengono svelati i lati più nascosti della vita di Raffaella, del  suo carattere, ma anche il suo  percorso artistico, attraverso le voci, il racconto di chi l’ha conosciuta e con preziose immagini di repertorio. Testimonianze che confermano come Raffaella, sia stata una donna che ha lottato per affermarsi in un mondo di uomini, ma anche una donna che ha amato e sofferto.

Tutto comincia dall’infanzia in Romagna, segnata dall’abbandono del padre, per arrivare al flirt “da copertina” con Frank Sinatra, i suoi due grandi amori: Gianni Boncompagni e Sergio Japino. Sessanta milioni di dischi venduti, successi televisivi,  film e tournée internazionali. Simbolo di libertà e di parità tra i sessi negli anni ’70, regina della TV pubblica negli anni ’80 e icona LGBTQ+ negli anni ’90.

Insomma Raffaella Carrà, icona di libertà continua con il suo rumore anche dopo la sua morte.

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