Ostia, Roberto Spada fermato dopo aggressione a giornalista Rai

Roberto Spada stato portato via in manette dai carabinieri della compagnia investigativa di Ostia. E’ successo oggi 9 novembre, nel cuore di Ostia Nuova. Spada, protagonista dell’aggressione a una troupe della Rai ‘Nemo – Nessuno Escluso’, è stato portato alla caserma dei Carabinieri di via Zambrini.

Il fermo è stato messo in atto in esecuzione di un decreto emesso dal pm Giovanni Musarò della Distrettuale Antimafia di Roma. L’accusa è violenza privata, aggravata dal metodo mafioso come previsto dall’articolo 7. Spada, 42 anni, è stato prelevato, in via Guido Vincon, intorno alle 17.
Minniti: “In Italia no zone franche”
Soddisfazione del ministro dell’Interno, Marco Minniti. Le forze dell’ordine stanno lavorando sul caso perché i principi di legalità, è il pensiero del ministro, “non sono derogabili e in Italia non possono esistere zone franche”. Secondo fonti del Viminale, il ministro considera “molto grave” l’aggressione, “per il fatto in sè, per la caratura dell’aggressore e perché è stato colpito un organo di stampa in campagna elettorale”.

Sabato 11 novembre manifestazione ad Ostia

Ostia però non ci sta e alza la voce. Sabato alle 15:30 in piazzale della stazione del Lido partirà una “passeggiata” senza bandiere politiche. Una marcia dell’onestà, promossa da ‘don’ Franco De Donno e il suo Laboratorio Civico X, raccolta dal Movimento 5 Stelle e condivisa anche dagli altri schieramenti politici.
Così via le bandiere e tutti a spasso per Ostia. La sindaca Virginia Raggi è stata chiara: “Non si può restare in silenzio. Non reagire significa divenire conniventi. Abbiamo una grande opportunità per esprimere il nostro sostegno alle vittime di questo gesto così violento e a tutti i romani: partecipare a una grande manifestazione, senza alcuna bandiera politica, grazie alla quale le istituzioni e i cittadini diranno con forza il proprio no alla criminalità”.

Il mondo della boxe si dissocia

Anche la Federazione Pugilistica Italiana prende le distanze da Spada, loro tesserato. “Si rende noto che la documentazione inerente all’aggressione è stata passata alla Procura Federale che sta procedendo per comportamenti gravemente lesivi dell’immagine della Federazione e in violazione del codice etico del Coni. La Fpi si dissocia e condanna l’accaduto che è un qualcosa di totalmente agli antipodi di tutto ciò che noi, a livello valoriale e di ideali, cerchiamo di insegnare a chi si avvicina al nostro sport”, si legge in una nota.

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