Falso allarme bomba all’aeroporto di Fiumicino

Falso allarme bomba all’aeroporto di Fiumicino. Questa mattina, intorno alle 8.30, un bagaglio incustodito lasciato al check-in 391 del terminal 3 ha fatto scattare la procedura di sicurezza.

L’area, per precauzione, è stata evacuata da polizia e carabinieri mentre gli artificieri hanno provveduto al controllo della valigia sospetta. Le operazioni si sono concluse alle 9 e, poco dopo, è tornato tutto regolare.

Secondo quanto si apprende, il pacco sospetto era in realtà un porta pranzo.

Intanto ieri il ceo di Etihad, James Hogan, ha lanciato un nuovo ultimatum ad Adr sulla mancanza di investimenti da parte di Aeroporti di Roma nello scalo Da Vinci. La nuova sfiducia, arriva dopo la minaccia di lasciare Fiumicino fatta il 29 luglio scorso dopo i drammatici disservizi verificatisi in conseguenza all’incendio della pineta di Coccia di Morto.

“Ci sono 169 aeroporti in Europa in cui è facile operare: per noi è estremamente importante”, ha detto il ceo di Etihad e vicepresidente di Alitalia.

“Se ci sono degli incidenti, se ci sono problemi, questo può avere degli impatti sulla fiducia che possiamo avere e sulla voglia di investire. Come gruppo che opera a livello internazionale ci troviamo continuamente a dover gestire delle crisi, di diverso tipo, ed anche problemi di singoli scali, come il caso dell’incendio che a Roma ha distrutto un terminale e portato alla cancellazione di molti volti”, ha ricordato. Ora, ha avvertito Hogan, Adr “deve ricostruire e ridare fiducia cosa necessaria per uno scalo importantissimo come quello di Roma”.