Estate romana 2015, musica fino alle 2 e differenziata: le nuove regole del Comune

Cambiano le regole dell’Estate romana, l’attesissima manifestazione che allieta le notti all’aperto della bella stagione nella capitale.

La giunta di Ignazio Marino ha messo nero su bianco il nuovo regolamento rivolto agli operatori che prenderanno parte all’iniziativa. Con la delibera sugli ‘Indirizzi e criteri organizzativi generali per lo svolgimento delle manifestazioni del palinsesto degli eventi per l’anno 2015 ed in particolare dell’Estate Romana’ e delle attività culturali, selezionate attraverso Avvisi Pubblici, rientranti nella programmazione culturale prevista con contributo dall’Amministrazione Capitolina per il periodo 1° luglio – 31 dicembre 2015’, approvata lo scorso 6 maggio, il Comune di Roma ha così stabilito i criteri in base ai quali dovranno svolgersi le manifestazioni.

Tra questi i limiti imposti per la musica, sia essa dal vivo che riprodotta, stabilendo che nel centro storico non potrà andare oltre la mezzanotte nei giorni feriali e fino alle 2 il venerdì, il sabato e i prefestivi.

Gli operatori che non rispetteranno le norme,  riceveranno una sospensione di 3 giorni dell’attività e una sanzione in caso di prima infrazione, 6 giorni di stop se il divieto non viene rispettato una seconda volta, fino alla revoca dell’autorizzazione in caso di una terza infrazione. Gli operatori avranno anche l’obbligo di provvedere alla raccolta differenziata e alla pulizia giornaliera dello spazio concesso, fino a 200 metri di perimetro nonché delle tratte percorribili a piedi ed in bicicletta dei contesti di svolgimento delle proprie manifestazioni, inclusi i parchi e le ville storiche percorse da viali ciclopedonali.

 

Ancora, tra i criteri imposti dal comune di Roma, l’obbligo per gli operatori di provvedere alla gestione della sicurezza dell’evento nonché alle spese per gli allacci e i consumi delle utenze necessarie; la sottoscrizione di una polizza assicurativa con la quale assume integralmente ogni responsabilità civile/penale per i danni eventualmente arrecati a persone o cose ed al patrimonio ed al verde pubblico, a decorrere dalla consegna dell’area allo stesso soggetto e fino alla sua riconsegna a Roma Capitale “manlevando, in tal modo, l’Amministrazione Capitolina da qualsiasi tipo di richiesta di risarcimento danni”.

Gli operatori avranno poi il dovere di adempiere agli obblighi fiscali e contributivi collegati alla gestione dei diritti d’autore (Siae) e di qualsivoglia Ente previdenziale coinvolto. Relativamente agli orari di svolgimento delle manifestazioni , su richiesta dei soggetti attuatori del progetto, potranno essere concesse deroghe all’orario, non oltre le ore 4, subordinata però all’espressione del parere favorevole del Municipio competente, in ordine alla sostenibilità ambientale della protrazione oraria richiesta in relazione ai luoghi di svolgimento delle attività. La proroga ai limiti acustici non sarà concessa in aree attigue ad Ospedali, Case di Cura e di Riposo e limitatamente agli orari di svolgimento delle proprie attività, anche nelle aree adiacenti a Scuole e Asili Nido. Il numero massimo di giorni di svolgimento delle attività in deroga ai limiti acustici ambientali per ciascun sito non potrà superare il numero di 25 giorni con riferimento all’intero arco temporale che va dal 1° luglio al 31 dicembre 2015.

La consegna e la riconsegna di dette aree avverrà con contestuale verifica dello stato dei luoghi, documentata da apposito materiale fotografico, e saranno oggetto di appositi verbali sottoscritti dal soggetto attuatore della manifestazione e della Struttura Capitolina che ha in consegna l’area: eventuali danni ai luoghi, accertati in fase di riconsegna, saranno imputati al soggetto attuatore della manifestazione che ivi ha avuto svolgimento, il quale sarà tenuto a risarcirli tramite apposito procedimento esperito dalla Struttura Capitolina che ha in consegna l’area. Per quanto riguarda i criteri di vendita e somministrazione, lo stop è fissato alle 2. Secondo quanto stabilito dalla giunta capitolina, infine, “l’organizzazione di manifestazioni o eventi culturali, con riferimento alle aree strettamente connesse alla realizzazione delle attività culturali e di spettacolo, è soggetta all’esenzione dal canone di occupazione di suolo pubblico prevista dall’art. 19, comma 1, lettera p) del Regolamento in materia di occupazione suolo pubblico (Osp) e del canone (Cosap) di Roma Capitale, di cui alla deliberazione Assemblea Capitolina n. 39 del 23 luglio 2014”; pertanto, gli spazi utilizzati, anche da terzi, per attività commerciali accessorie e collaterali alle manifestazioni culturali “rimangono soggette al pagamento del canone Cosap”.