Atto vandalico al monumento di Giacomo Matteotti
Danneggiata la lapide marmorea davanti al monumento dedicato a Giacomo Matteotti, situato sul Lungotevere Arnaldo da Brescia a Roma. L’episodio, avvenuto di recente, ha sollevato un’ondata di indignazione e condanna da parte delle istituzioni e della politica.
I Carabinieri della stazione Flaminia sono intervenuti tempestivamente sul posto per effettuare un sopralluogo e i rilievi tecnico-scientifici necessari. Le indagini sono in corso per fare piena luce sull’accaduto e identificare i responsabili di questo grave atto.
La reazione delle Istituzioni
Il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, si è recato personalmente al monumento per verificare i danni e ha espresso il suo profondo sdegno: “Ho voluto testimoniare il mio sdegno personale e la vicinanza del ministero della Cultura alla figura di Giacomo Matteotti. Questo atto vandalico è un gesto grave, che colpisce un luogo della memoria civile condivisa. Episodi di questo genere non devono essere sottovalutati: il rispetto per una delle figure fondative della coscienza democratica italiana è un dovere che chiama in causa tutti. Confido nel lavoro delle forze dell’ordine per fare piena luce sull’accaduto e assicuro l’immediata disponibilità del ministero della Cultura a collaborare per il ripristino del monumento.”
“Il danneggiamento della lapide dedicata alla memoria di Giacomo Matteotti – ha dichiarato il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri – è un gesto vigliacco e inaccettabile. Roma condanna con fermezza questo sfregio alla memoria di uno dei simboli più fulgidi dell’antifascismo e della nostra democrazia. Provvederemo al restauro immediato della targa di Matteotti e confido che le forze dell’ordine possano fare piena luce sull’accaduto per individuarne i responsabili“.
Anche il Ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, ha condannato l’accaduto, definendolo un “attacco alla sua memoria che abbiamo l’obbligo di condannare”.
Numerose le voci di condanna provenienti dal panorama politico. Matteo Richetti, capogruppo di Azione alla Camera, ha sottolineato come l’atto sia “un grave gesto nei confronti di chi ha sacrificato, con coraggio, la propria vita per combattere il fascismo”. La senatrice di Forza Italia e vicepresidente del Senato, Licia Ronzulli, ha definito l’atto “ignobile” e “inaccettabile”, auspicando l’identificazione e la punizione dei responsabili. Infine, Anna Ascani, vicepresidente della Camera per il Partito Democratico, ha qualificato il danneggiamento come “un oltraggio insopportabile a un martire della libertà e della ribellione al fascismo. Un gesto vile che richiede condanna pronta e unanime”.
