Alberi caduti, il monitoraggio annunciato non basta: la manutezione è insufficiente

Mostacciano, San Paolo, Colli Aniene. E poi ancora Prati, la Camilluccia. I pini della Capitale continuano a schiantarsi, provocando un clima di generale apprensione tra i romani. A restarne colpite sono infatti strade, piazze, giardini pubblici. Luoghi frequentati perchè, la presenza di alberi d’alto fusto nella Capitale più verde d’Europa, è davvero capillare.

I casi recenti

Della caduta di alberi, ne fanno le spese tutti i quadranti cittadini. A Colli Aniene, a due passi dalla riserva della Cervelletta, un pino si è schiantato su due panchine. Una “tragedia sfiorata” hanno sottolineato i cittadini, comprensibilmente preoccupati. Sulla Cristoforo Colombo invece, all’altezza del bidet di San Paolo, si è staccato solo un ramo. Le sue dimensioni sono però impressionanti e si è trascinato dietro un bel pezzo di chioma. E’ caduto da qualche settimana e si trova ancora riverso a terra, in un giardino che viene frequentato dai residenti che portano a spasso i loro amici quadrupedi.

Un pericolo reale

Al di là del pericolo percepito e ben oltre ai danni causati agli arredi urbani, ci sono quelli fisicamente subiti dalle persone. Martedì 12 settembre, in via Cassia all’incrocio con via vilfredo Pareto, la caduta di un pino ha investito due auto e causato il ricovero all’ospedale San Pietro di una donna, entrata in codice rosso. Due giorni prima, stessa situazione è stata vissuta a San Basilio. In quel caso i feriti sono stati un paio ed il più grave dei due, sempre in codice rosso, è stato trasportato al Pertini.

Una manutenzione insufficiente

A fine luglio l’amministrazione aveva annunciato un articolato piano di monitoraggio e manutenzione della alberature di alto fusto. Tre milioni e mezzo di euro, ottenuti attraverso una gara comunitaria. Soldi da investire per controllare lo stato di salute di pini, lecci, platani. Ottantamila piante, distribuite in tre municipi. Il piano, annunciato a Mostacciano, uno dei quartieri più verdi e piùà colpiti dalla rottura dei pini, non sta sortendo gli effetti attesi. I fondi non sono sufficienti per garantire monitoraggi in tutta la Capitale. Il bollettino di quest’ultima settimana, ne costituisce una plastica rappresentazione.

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 romatoday