Maupal colpisce ancora. Lo street artist Mauro Pallotta, diventato noto soprattutto per il murales di Super Pope, ha scattato un’istantanea sulla situazione socio-politica italiana nel quartiere romano del Quadraro, e precisamente a Via dei Quintili 148.

Questa volta, la sua arte mostra “l’amministrazione pubblica capitolina come persa in un circolo vizioso di inerzia, corruzione ed incapacità a mantenere le promesse. Forse perché la lupa capitolina non può (o non vuole) più permettersi il latte per i suoi piccoli, forse perché è la prole ad essere disillusa da una madre assente, i gemelli Romolo e Remo sono costretti ad allontanarsi da Roma ed inseguire un futuro altrove. E lo ricercano con viaggi low cost per Londra, Parigi, Dublino e per tutte quelle città a cui sempre più giovani e meno giovani #esodati affidano i propri sogni e titoli di studio, animati dalla sola aspettativa di ricevere considerazione e riconoscimento”, si legge in un comunicato.

“Una tematica profonda e non banale quindi, che alla lettura polemica affianca un’apertura alla positività e alla possibilità, previa volontà dell’amministrazione capitolina: ‘è lo Stato l’unico che può cambiare il corso della storia, sta a Roma arrestare questo circolo vizioso e mantenere le proprie promesse’. Certo – prosegue la nota – è che una promessa, nei confronti di Maupal, il Comune di Roma ancora non l’ha realizzata: si tratta di far ricreare all’artista la sua opera Super Pope, per la quale il sindaco Marino aveva dato a gennaio 2014 la sua parola, addirittura scusandosi pubblicamente e telefonicamente per la rimozione tempestiva a Via Plauto. Dopo essere passato più di un anno dalla promessa irrealizzata, Mauro Pallotta non perde le speranze e continua la sua missione artistica”.