Sistina, arriva OBLIVION: THE HUMAN JUKEBOX

Gli Oblivion sono i cinque miracolati dalla banda larga, i cinque punti del governo del cantare, i cinque anelli delle obliviadi, i cinque gradi di separazione fra Tito Schipa e Fabri Fibra, i cinque madrigalisti post-moderni, così si descrivono ironicamente Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda e Fabio Vagnarelli. Il quintetto si sfiderà sul palco del Teatro Sistina, diventando un articolato Jukebox umano per il suo pubblico che estrarrà a sorte le canzoni che vorrà ascoltare.
“Cercheremo di massacrare i vostri artisti preferiti, li mimeremo, li mashupperemo, faremo delle parodie e dei duetti impossibili”, avvisano Davide Calabrese e Fabio Vagnarelli.

Nessuno spettacolo sarà uguale, gli Oblivion avranno in repertorio tutti i grandi della musica italiana e internazionale: dai Ricchi e Poveri ai Rapper, da Ligabue ai Cori Gospel, da Morandi ai Queen, tutte le canzoni senza farne nessuna.

Come nascono gli Oblivion?

I cinque si conoscono per la prima volta nel 2003 a Bologna dove iniziano a studiare grandi artisti come Giorgio Gaber, il Quartetto Cetra, i Monthy Python fino a creare un loro stile originale che mescola tradizione e modernità, vintage e attualità. Nel corso degli anni si esibiscono nei vari teatri del Paese, poi nel 2009 arriva il successo su youtube grazie al video “I Promessi Sposi in 10 minuti“. Da quel momento la riuscita è assicurata – Oblivion Show per la regia di Gioele Dix conta più di 200 repliche nei teatri italiani – , nel 2011 approdano in tv con l’invito nel cast di Zelig. Un curriculum che alterna social, tv e teatro e li porta ora a Il Sistina con il loro mangianastri umano che rievoca canzoni famose in modi mai sentiti prima.

Lo show parte questa sera e sarà in scena fino al 15 maggio.