Allagamenti Roma smentiscono proclami Ferrara piano foglie

Con l’arrivo delle prime piogge, attese da mesi in una Capitale che ha visto crollare del 50% le precipitazioni dall’inizio dell’anno, la città si è allagata. Non è una novità. Ogni anno i disagi si ripetono. La chiusura di strade e sottopassi diventa così inevitabili.

I risultati annunciati smentiti dalle piogge

A fronte dei problemi che nella notte tra sabato 2 e domenica 3 settembre  hanno funestato Roma Est ed una parte di Roma Sud, ci sono però i proclami fatti dall’amministrazione pentastellata. Il suo capogruppo in Campidoglio, aveva appena finito di tesserne le lodi. Il piano messo in campo per rimuovere le foglie da strade e marciapiedi, per evitare che finissero per ostruire caditoie e tombini, ha funzionato soltanto in parte.

La mancata lungimiranza delle passate amministrazioni

“Potete pensarla come volete ma le foglie con le vecchie amministrazioni si spazzavano sempre in ritardo e nel mese di ottobre. Poi arrivava la pioggia, gli allagamenti e l’urgenza – scriveva sulla propria pagina facebook il capogruppo pentastellato – L’urgenza è urgenza e dunque giù con le assegnazioni dirette e con i debiti fuori bilancio.Noi programmiamo. Siatene orgogliosi. Sono i vostri soldi”. A distanza di due giorni un nuovo post. “Continuano gli interventi straordinari di AMA per rimuovere foglie e aghi di pino in tutta Roma”. Passano due settimane ed arrivano le prime piogge. Le caditoie si ostruiscono ed i sottopassi si allagano.

I sottopassi da includere nel piano di pulizie straordinarie

D’altra parte il capogruppo aveva ricordato che “L’AMA sta operando sulla base di un piano che predilige prioritariamente le vie alberate o a forte pendenza e le aree prossime a plessi scolastici, ospedali, centri anziani e incroci”. I sottopassi non erano contemplati. Allora però, visto che il loro allagamento ha comportato importanti modifiche alla viabilità, il piano foglie va aggiornato. Includendoli.

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 romatoday