Facebook, addio: il social network cambia nome

Insieme al nome cambia anche frontiera

La frase “Addio Facebook” ci spaventa sicuramente. Volenti o no il social network è parte della nostra quotidianità. Non solo per le foto, universo ormai traslato sul più gettonato Instagram, ma è ancora il nostro preferito per gli stati o per la lettura delle notizie che vengono condivise direttamente dai siti di informazione. E ancora i meme che ci fanno divertire, il marketplace dove poter vendere e acquistare. E poi ricordi, ricordi, ricordi. Ogni giorni ci delizia con i ricordi degli anni passati in cui caricavamo decine e decine di foto per ogni evento della nostra vita.
Un’evoluzione necessaria che non è finita. Il social network cambia anima e insieme a lei anche il nome.
Facebook e il suo fondatore ha in mente un’operazione di rebranding che sarà incentrata sul suo nuovo progetto: il metaverso. 

Cos’è il metaverso? “Quello che renderà Facebook un set di spazi virtuali dove si può creare ed esplorare con altre persone che non sono nel nostro stesso spazio fisico, un luogo online dove si può fare praticamente di tutto. Sarai in grado di uscire con gli amici, lavorare, giocare, imparare, fare acquisti, creare e altro ancora. Non si tratta necessariamente di passare più tempo online, si tratta di rendere più significativo il tempo che trascorri online” così lo descrivono l’addetto alla comunicazione, Nick Clegg, e il prossimo CTO dell’azienda, Andrew Bosworth, sul blog ufficiale di Facebook. Praticamente la nuova frontiera della realtà aumentata.

Il nuovo nome, sebbene sia gelosamente custodito, sembra avere a che fare con questa nuova realtà su cui l’azienda investire molte risorse nei prossimi anni.
Previsti 50 milioni di dollari di investimento per ora stanziati soltanto per il primo step di questo progetto. Previste anche 10.000 assunzioni in Europa per lavorare sul piano.
L’amministratore delegato e fondatore Mark Zuckerberg dovrebbe discutere il cambio di nome alla conferenza Connect dell’azienda il 28 ottobre, ma la svolta potrebbe anche essere svelata prima. E noi aspettiamo curiosamente. 

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