“Hutia”: Sofiya Nzau e Madism Reinventano il Classico di Robert Miles, “Children”

Trent’anni fa, Robert Miles ha fatto la storia della musica con “Children”, un inno che fondeva emozionanti melodie di pianoforte con ritmi dance, raggiungendo la vetta delle classifiche globali e gettando le basi per il movimento Dream House/Dream Trance. Oggi, quell’iconico strumentale rinasce in una veste completamente nuova: “Hutia”. Questa audace reinvenzione Afrohouse è opera del DJ e produttore olandese Madism, un peso massimo di Spotify con oltre un miliardo di stream e crediti di remix per artisti come Lewis Capaldi e Sam Smith, e della cantautrice keniota Sofiya Nzau. Madism riprende il leggendario tema di pianoforte di Miles e lo tesse in una traccia afrohouse ricca di sfumature, conservando la profondità ipnotica dell’originale, ma guidandola in un paesaggio sonoro ritmico e moderno intriso di influenze africane. Sofiya Nzau, già nota per la hit virale “Mwaki” (Zerb, 2023), aggiunge la sua voce in lingua Kikuyu (la lingua del gruppo etnico più numeroso del Kenya). Il suo canto inebriante esprime il potere travolgente dell’amore e del desiderio, catturato da versi come “Tondu wahutia wahutia … Ukangorokia”, che descrivono il momento in cui un tocco sconvolge tutto e travolge i sensi. “Hutia” è al contempo un sentito omaggio all’eredità di Robert Miles, che ha ispirato generazioni da Tiësto a Paul van Dyk, e una coraggiosa e innovativa interpretazione che infonde nuova vita a un brano che non ha mai smesso di incantare.