Virtus Roma distratta e nervosa: Pesaro sbanca la Capitale

La brutta settimana di Roma culmina con una sconfitta e una prestazione molto sofferta tra le mura amiche. Le continue indiscrezioni sui problemi societari e la notizia di un caso di positività al coronavirus (un componente dello staff tecnico) hanno agitato la vigilia di una gara che si è rivelata nervosa e piena di strappi.

Al roster manca ancora un sostituto del lungodegente Chris Evans e un ala/centro che possa fornire delle alternative in rotazione. La truppa di coach Bucchi in questo momento è troppo corta per resistere contro le altre protagoniste della massima serie e incapace di fronteggiare una fisiologica quantità di piccoli infortuni. Sugli scudi nuovamente capitan Tommaso Baldasso e un Beane che comincia ad entrare nei meccanismi di squadra e mostrare sue le qualità di realizzatore puro. La chimica di gioco in ogni caso è ancora molto indietro rispetto alle attese.

Pesaro conquista la seconda vittoria stagionale e mette in mostra una profondità più che discreta per una squadra che punta in prima istanza alla semplice salvezza. Gli ospiti hanno costruito questa affermazione grazie al controllo del pitturato e alla freschezza maggiore dei suoi esterni capaci di forzare numerose palle perse dei romani nella prima fase della sfida. Gerald Robinson ha offerto ancora una prestazione in chiaroscuro a dispetto dei buoni numeri accumulati a referto, molto sottotono anche Dario Hunt (0 rimbalzi) che non ha retto l’impatto contro la fisicità della frontline avversaria. Evanescente anche Wilson.

Tyler Cain ha fatto la differenza per la Carpegna e ha segnato tutti i canestri più importanti nei momenti migliori della Virtus. La partita è stata segnata da parziali molto atipici e già nel primo quarto Roma ha dovuto fare i conti con uno svantaggio in doppia cifra ricucito con grande esborso di energia. Al principio del secondo tempo una fuga di Pesaro (22-37) ha lasciato presagire i titoli di coda ma un nuovo recupero dei locali ha ristabilito l’equilibrio (62-67) a 5 minuti dal termine con gli avversari ormai deconcentrati. Un fuoco di paglia perché un mortifero 7-17 nelle ultime battute ha definitivamente archiviato la partita e la quarta sconfitta di fila per i capitolini. La classifica adesso preoccupa.

Virtus Roma – Carpegna Prosciutto Pesaro 69-84 (14-18; 32-40; 49-63)
Virtus Roma: Hadzic 3, Biordi ne, Beane 16, Campogrande 5, Baldasso 17, Cervi 2, Telesca ne, Hunt 6, Robinson 14, Farley ne, Wilson 6. All. Bucchi.
Carpegna Prosciutto Pesaro: Drell ne, Massenat 17, Filloy 7, Cain 16, Robinson 16, Tambone 2, Mujakovic ne, Basso, Serpilli ne, Filipovity 11, Zanotti 3, Delfino 12. All. Repesa.

 

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