Traforo del Quirinale chiuso ai ciclisti, monta la protesta: “Tagliati fuori da un pezzo di città”

Niente bici sotto al traforo del Quirinale. Con un’apposita determina dirigenziale è stato istituito il divieto di transito “in via Milano, nel tratto compreso tra l’intersezione con via Nazionale e via Umberto I ed all’interno del traforo”. I cartelli riportanti l’interdizione, sono già stati sistemati, tra le proteste dei ciciclisti.

Nessuna alternativa per i ciclisti
“L’interdizione del traforo, dal punto di vista di chi si sposta in bicicletta, spezza in due una parte di città – fa notare Sandro Calmanti, attivista di Salvaiciclisti-Roma – il tema è: quali misure è necessario adottare, incluse nuove infrastrutture, per consentire anche alle biciclette di percorrere il traforo in sicurezza?”. Per ora non ci sono alternative. Ed in effetti, in bicicletta, diventa impossibile passare da via Nazionale a via del Tritone, se si vogliono rispettare i sensi di marcia previsti dalla segnaletica stradale.

Gli adesivi di protesta
A proposito di segnaletica, qualche ciclista ha pensato di esprimere il proprio dissenso, apponendo degli adesivi sui cartelli. Gli sticker sono molto eloquenti e tendono, eufemisticamente, a puntare il dito contro l’amministrazione pentastellata.

Sicurezza e limiti di velocità
“Il Traforo è un collegamento fondamentale per chi usa la bicicletta, e allo stesso tempo pericoloso, perché le automobili in quel tratto ampio e rettilineo infrangono sistematicamente ogni limite di velocità e di buon senso – ha spiegato l’associazione Salvaiciclisti-Roma – Ma questo non pare essere il problema”.

 

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 romatoday