Tevere: nuove ciclabili e parco fluviale per rilanciare un’infrastruttura unica al mondo

Nel gennaio del 2019 l’Autorità di Bacino dell’Appennino centrale aveva proposto la creazione d’ un parco del Tevere. A distanza di un anno l’ente è tornato sull’argomento, organizzando un convegno, previsto a febbraio, e slittato al 24 giugno solo a causa del nuovo Coronavirus.

Migliorare la fruibilità
Il fiume collega diciotto aree protette, tra parchi fluviali, oasi e riserve naturalistiche. E le condizioni delle sue acque sono in constante miglioramento. Nonostante questo l’asta fluviale non è ancora pienamente accessibile. Il primo obiettivo su cui lavorare, quindi, è quello di migliorarne la fruibilità. “È nell’interesse di tutti realizzare un grande contratto di fiume tra noi e il Tevere. Quel che serve – ha dichiarato Erasmo D’Angelis, presidente dell’Autorità di Bacino dell’Appennino centrale – è un patto tra istituzioni, associazioni, cittadini, per riscoprire e valorizzare quella che è un’infrastruttura ecologica unica al mondo”.

Il lavoro da fare
Occorre lavorare per rendere praticabile il tratto metropolitano del Tevere da Castel Giubileo alla Foce. Per riuscirvi bisognerà creare attraversamenti pedonali e piste ciclabili, liberare le golene dalle attività invasive e trovare i varchi e percorsi di libero accesso al fiume. Si tratta, per dirla con le parole di Erasmo D’Angelis, di “un’opportunità incredibile per Roma, per Ostia, per Fiumicino”.

L’interesse delle istituzioni
L’appuntamento pensato dall’Autorità di bacino ha raccolto l’interesse di molti addetti al settore. “E’ importante mettere insieme tutti i portatori d’interesse – ha dichiarato Cristiana Avenali, direttrice dell’Ufficio regionale di scopo sui contratti di fiume ed i piccoli comuni – noi siamo in campo”. Anche Roma Capitale, attraverso Silvano Simoni dell’Ufficio speciale Tevere, ha garantito che il Comune farà la propria parte per superare criticità che ancora ci sono e ridare pienamente il fiume ai cittadini.

Il collegamento da realizzare
Nel corso del convegno, svoltosi in modalità telematica, sono state ricordate anche le varie proposte arrivate dal territorio che, come nel caso del Sentiero Pasolini, mirano a creare un collegamento lungo l’asta fluviale da Castel Romano alla foce di Fiumicino. Apprezzamenti sono stati espressi anche da Maurizio Gubbiotti, presidente di RomaNatura, che ha garantito la disponibilità dell’ente regionale a dare il proprio contributo anche nell’ottica di un Parco Nazionale del Tevere.

Il patto tra cittadini ed istituzioni
Si tratta ora di mettere le tante realtà attorno ad un tavolo, per seguire l’evoluzione dei vari progetti. Forse già a partire dal 2 luglio. “Ma anche la data sarà decisa dopo un confronto con tutti i soggetti interessati” hanno fatto sapere gli organizzatori, a conferma del fatto che il successo dell’iniziativa si lega alla partecipazione. Maggiore sarà il coinvolgimento, di istituzioni e cittadini, maggiore sarà la possibilità di trasformare la suggestiva proposta d’un parco del Tevere in una concreta possibilità.

 

 

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