Ricostruzione del Colosseo: sarà high tech ed ecosostenibile

Il bando è stato vinto da Milan Ingegneria

Milan Ingegneria si è aggiudicato il bando di gara lanciato da Invitalia per la ricostruzione dell’arena del Colosseo. Ad annunciarlo è il ministro della Cultura Franceschini, che spiega: “È un progetto ambizioso che aiuterà la conservazione e la tutela delle strutture archeologiche recuperando l’immagine originale del Colosseo e restituendogli anche la sua natura di complessa macchina scenica”.

Pubblicato il 22 dicembre scorso il bando per la progettazione è scaduto il 1 febbraio del 2021 dopo aver ricevuto ben 11 proposte. La commissione che ha avuto il compito di selezione è così composta: Michel Gras per gli aspetti archeologici, dal professor Alessandro Viscogliosi, ordinario di Storia dell’Architettura alla Sapienza di Roma,  per gli aspetti architettonici, mentre per gli aspetti geotecnici e strutturali se ne sono occupati, rispettivamente professor Giuseppe Scarpelli, ordinario di Geotecnica all’università Geotecnica delle Marche e Stefano Pampanin, ordinario di Tecnica delle Costruzioni alla Sapienza di Roma.

In 240 giorni, il tempo previsto dalla legge, verrà realizzato il progetto che sarà diviso tra: una prima fase di progettazione che avverrà in sinergia con l’Unesco essendo il Colosseo simbolo non solo di Roma ma dell’Italia nel mondo e patrimonio dell’Umanità e una seconda fase indizione di una gara di rilevanza comunitaria per un importo pari a 15 milioni lordi. In seguito potranno iniziare i lavori che a questo punto vedranno la luce verso la fine del 2021 o inizi 2022 e vedere la conclusione nel 2023.

La struttura sarà high tech e sostenibile :

Il nuovo piano dell’arena del Colosseo “risponde a pieno alle linee di indirizzo proposte dal Parco del Colosseo: tutela e conservazione con impiego di scelte strutturali costruttive altamente tecnologiche finalizzate all’ecosostenibilità a lungo termine. La struttura è leggera e richiama, sia nella forma che nel funzionamento, il piano originario dell’arena lignea degli imperatori Flavi, nella prima fase di uso dell’anfiteatro.

Gli aspetti tecnologici riguardano la possibilità di apertura e chiusura del piano per l’illuminazione dell’Arena, quello per la ventilazione delle struttura ipogee e la resa visibile dell’impianto originario dei sotterranei. Infatti sarà realizzata con una serie pannelli mobili dall’alto contenuto tecnologico in fibra di carbonio rivestita in legno di Accoya. Il movimento dei pannelli permetterà l’apertura delle strutture ipogee, garantendone la ventilazione e l’illuminazione. Saranno 24 le unità di ventilazione che controlleranno l’umidità e la temperatura dei sotterranei cosicché in 30 minuti sarà garantito il totale ricambio dell’aria.
L’ecosostenibilità invece sarà assicurata dalla scelta dei materiali utilizzati ma non solo: anche il sistema del riciclo dell’acqua piovana che verrà riutilizzata per alimentare l’intera struttura è altamente green. L’alimentazione idrica dei bagni, si intende, non è un aspetto da sottovalutare per una struttura che nel 2019 ospitava all’incirca 25.000 persone al giorno.

Inoltre l’estensione si moltiplicherà per quattro volte e mezzo raggiungendo i 3000mq di superficie.

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