Pini sulla Colombo: pronto un bando da 3,6 milioni per sistemare asfalto e radici

Mettere in sicurezza la Cristoforo Colombo intervenendo alla radice. Nel senso letterale del termine. Perchè il dipartimento Ambiente, insieme al dipartimento Simu ed alla Polizia Locale, hanno deciso di affrontare il problema della difficile convivenza tra i pini e la strada. Per riuscirvi è stato pubblicato un bando che prevede interventi nel tratto compreso tra l’Eur e piazzale Cristoforo Colombo: la rotonda di Ostia.

Gli apparati radicali e le deformazioni stradali
Le operazioni riguarderanno principalmente la fresatura dell’apparatato radicale, con una profondità massima di 10 centimetri della porzione di carreggiata sollevata dalla radice dell’albero. L’apparato radicale sarà pertanto livellato “e solo nei casi in cui questo non fosse possibile a causa della sua crescita – si legge nella relazione tecnica firmata dal dipartimento Simu – si deciderà sull’abbattimento dell’alberatura”.

Gli interventi previsti ed il bando
Nel dispositivo viene inoltre sottolineato che “tutti gli interventi relativi al taglio delle radici, alla disinfezione, alla potatura ed all’abbattimento saranno a cura del Dipartimento Ambiente”. Una volta che l’apparato radicale sarà stato livellato e curato, l’impresa privata che si sarà aggiudicata il bando, di durata annuale, dovrà ricoprire la parte scoperta dell’asfalto. Significa, in altre parole, che sarà necessario rifarne il primo strado di bynder ed il successivo tappetino di usura. In totale fanno dieci centimetri di profondità. Una toppa utile ad elminare i pericolosi dossi che puntellano la Colombo. Per riuscirvi il Campidoglio ricorrerà ad un avanzo di amministrazione che si aggira sui 3,6 milioni di euro. Le offerte ricevute per la gara, saranno invece aperte il 25 febbraio 2019.

I limiti a 30 e 50 km
L’intervento sulle radici dei pini arriva dopo un lungo periodo durante il quale, la trafficata strada capitolina, è stata sottoposta a restrizioni nei limiti di velocità. Il provvedimento, adottato nel febbraio 2017, era stato disposto per contenere le condizioni di pericolo causate dalla presenza di questi apparati radicali. Cresciuti a pochi centimetri dal manto di asfalto, ne hanno progressivamente modificato la sagoma, creando dossi particolarmente insidiosi per chi si sposta sulle due ruote. Da qui l’esigenza di ridurre i limiti a 30 km orari nel tratto urbano e 50 in quello successivo, dall’Eur ad Ostia. Ed è su questi ultimi 18 km di strada che partiranno quei lavori attraverso i quali, finalmente, il problema sicurezza sarà affrontato alla radice. Nel vero senso della parola.

 

 

 

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