Piazza Re di Roma cambia pelle: pronti gli interventi su alberi e pavimentazione

Le aiuole sono spoglie, gli alberi privi di manutenzione, la pavimentazione è dissestata e gli arredi sono degradati. Piazza Re Di Roma è, da tempo, precipitata in un baratro che non merita.

L’attuale degrado
Per risollevare le sorti della piazza, un nodo viario di fondamentale importanza per la città, i romani hanno chiesto al Campidoglio d’intervenire. Partecipando al bilancio partecipativo, hanno indicato la necessità di metter mano alla pavimentazione, alla vegetazione ed ai vari manufatti presenti. Lì infatti c’è un’area giochi che, spesso, i residenti hanno provato a riqualificare. Ma ci sono anche gli impianti di areazione della metro, i bagni pubblici, un ascensore della metropolitana ed una cabina elettrica che, col tempo, si sono trasformati in una palestra dei writer. Ed andrebbero quindi tirati a lucido.

I fondi a disposizione
La Giunta Raggi recependo le richieste dei cittadini, ha deciso di mettere mano alla piazza. Con uno stanziamento di 280 milioni di euro, punta a mettere in campo una serie di piccoli interventi che, nel complesso, dovrebbero contribuire a far riemergere un’area che, nonostante le pessime condizioni, continua ad essere frequentata da tre generazioni di romani.

Gli interventi previsti
Con i fondi a disposizione si interverrà sulla pavimentazione in porfido che verrà ripristinata. I pozzetti delle acque saranno messi in quota e verrà sistemata anche l’area cani. E’ inoltre prevista la potature di alberi e siepi, il ripristino delle aiuole, l’abbattimento degli alberi ammalorati e la loro sostituzione. Nel computo degli interventi rientrano anche la rimozione delle ceppaie e l’ installazione di fioriere al posto degli attuali dissuasori in corrispondenza degli accessi alla piazza.

Verranno sistemate le panchine ed anche l’impianto di illuminazione verrà potenziato, grazie all’introduzione di nuovi pali della luce. Nel complesso gli interventi riporteranno la piazza ad un livello decoroso. Obiettivo che è stato espressamente richiesto dai romani. E che ora la Giunta, a distanza di un anno esatto dalla chiusura del bilancio partecipativo, si appresta a soddisfare.

 

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