Dazi e dollaro: Roma lavora a una strategia comune per l’economia
Si è tenuto presso l’Assessorato alle Attività Produttive il primo incontro per discutere l’impatto di dazi e fluttuazioni del dollaro sull’economia di Roma. Un momento di confronto fondamentale che ha riunito i principali attori del sistema produttivo romano: Camera di Commercio, associazioni di categoria, sindacati, imprese e consorzi.
L’obiettivo è superare un approccio frammentato e costruire una strategia condivisa e duratura. L’incontro ha messo in luce la necessità di proteggere i settori più esposti e strategici della Capitale, tra cui il farmaceutico, il turismo, l’audiovisivo, l’edilizia, l’agroalimentare e l’aerospazio.
Le Sfide Emerse dal Confronto
L’incertezza economica è il problema principale, perché rende difficile la programmazione per le imprese, specialmente per le piccole e medie realtà. C’è il rischio che i comparti farmaceutico e meccanico riducano gli investimenti in ricerca, formazione e innovazione a causa delle tensioni globali.
È emerso anche il tema cruciale della formazione, vista come la chiave per aiutare le piccole imprese a competere a livello internazionale. Inoltre, sono state sollevate preoccupazioni sulle nuove Zone Economiche Speciali (ZES) nel Centro Italia, che potrebbero penalizzare la competitività di Roma.
Un altro allarme riguarda il lavoro: i dazi potrebbero ridurre le opportunità nei settori ad alto valore aggiunto e spingere i giovani talenti a cercare fortuna altrove. L’obiettivo strategico è quindi difendere i posti di lavoro qualificati e trattenere i talenti sul territorio.
Un Impegno per il Futuro
L’assessora Monica Lucarelli ha definito l’incontro un “passaggio fondamentale” per costruire un percorso strutturato. “Lavoreremo per raccogliere dati, monitorare gli effetti dei dazi e delle tensioni sui mercati e trasformare questa analisi in azioni concrete”, ha dichiarato. Ha sottolineato l’importanza di sostenere le imprese e i lavoratori di Roma, rafforzando i settori strategici.
“Dobbiamo garantire lavoro di qualità ai giovani, trattenere i talenti e impedire che le competenze formate a Roma vadano altrove”, ha continuato l’assessora. L’obiettivo è fare di Roma un modello di resilienza economica.
Il tavolo si riunirà nuovamente a metà novembre e l’assessora chiederà alla Regione di unire gli sforzi per costruire risposte efficaci insieme.