Con la settimana verde si celebra la Terra
Con la Settimana Verde, Ambiente Mare Italia si propone di realizzare un contenitore di iniziative locali e nazionali, tutte rivolte alla crescita di una cultura dell’impegno personale e
collettivo in favore della tutela del nostro Pianeta.
Dal 15 al 23 aprile tutta l’Italia si colorerà di verde per celebrare e proteggere la Terra. Parteciperanno alle iniziative di AMI oltre 10mila cittadini tra volontari, divulgatori scientifici, aderenti, spettatori e studenti, 500 organizzazioni tra Enti di ricerca e universitari, Parchi regionali, Aree marine Protette, Istituzioni locali, circoli sportivi, associazioni, scuole e aziende, 40 delegazioni territoriali di AMI. Tutti organizzeranno in 12 Regioni italiane 100 iniziative di intervento ambientale, pulizia dei parchi cittadini, piantumazione di alberi, monitoraggio degli ecosistemi marini, spettacoli teatrali e musicali, punti informativi, presentazione di libri, mostre, eventi sportivi e giornate di educazione e sensibilizzazione ambientale in favore di studenti di ogni fascia di età.
Il tema di quest’anno della Settimana Verde di Ambiente Mare Italia è “La Terra. La nostra casa. Proteggiamola”, che non vuole rappresentare solo uno slogan, ma un richiamo alla responsabilità di ognuno di noi. Proteggere la Terra significa essere cittadini più attenti, consumatori più consapevoli, uomini che chiedono a gran voce una drastica riduzione dell’impatto antropico sugli equilibri sempre più fragili della “nostra casa Terra”.
I dati
La recente indagine demoscopica di Istat rileva la percezione dei cittadini rispetto alle tematiche ambientali. La ricerca ha evidenziato come i cambiamenti climatici si confermino al
primo posto tra le preoccupazioni per l’ambiente, con il 51,5% del campione over 14. Seguono i problemi legati all’inquinamento dell’aria e al terzo posto si colloca la preoccupazione per lo
smaltimento e la produzione dei rifiuti (44,1% degli over14). Ulteriori fattori di rischio ambientale a livello globale vengono percepiti nell’inquinamento delle acque (40,1%) e nell’effetto serra e buco nell’ozono (34,9%).
La ricerca
Ambiente Mare Italia – AMI nell’arco dell’anno 2022 e grazie al Progetto Italian Cleaning Tour ha realizzato nel Lazio una diffusa attività di monitoraggio degli arenili della Regione e, in collaborazione con le scuole di ogni ordine e grado, di intervento ambientale per la rimozione di materiali inquinanti.
Da Tarquinia a Gaeta, lungo i 361 km di coste, i volontari e gli esperti hanno compiuto iniziative di monitoraggio e di raccolta dei rifiuti presenti in
superficie, in sospensione e accumulati sui fondali marini, grazie anche alla collaborazione dei Diving aderenti ad Ambiente Mare Italia.
Le campagne di monitoraggio, che hanno riguardato poco meno di 70 km di costa effettuate tra il mese di febbraio e dicembre 2022, hanno permesso di evidenziare come le spiagge siano invase di materiali inquinanti (plastica, alluminio, vetro, carta e cartone, dispositivi sanitari) nel corso dei mesi invernali e autunnali; ciò a causa delle mareggiate e della minore attenzione
degli Enti locali nell’effettuazione dell’azione di manutenzione degli arenili.
Al contrario, tra il mese di maggio e ottobre si è constatata una sostanziale pulizia delle spiagge e ciò nonostante l’incremento della popolazione balneare.
Nelle 18 spiagge prese in esame dai volontari di Ambiente Mare Italia nei mesi di maggior inquinamento è emerso come la natura dei materiali rinvenuti è differente anche in base alla posizione della spiaggia e alla possibile confluenza di corsi d’acqua di scarico; nelle spiagge urbanizzate o vicino ai corsi d’acqua si rinvengono per lo più materiali edilizi e sanitari, mentre nelle spiagge lontane dai centri urbani la fa da padrone la plastica e il polistirene utilizzato largamente nell’attività di pesca.