Colosseo, la Questura vieta la preghiera islamica per “allerta terrorismo”

Niente preghiera al Colosseo per la comunità islamica romana. La richiesta di manifestare il 1 settembre presso l’arco di Costantino, in occasione della Festa del Sacrificio, è stata rigettata. Con una comunicazione di servizio la Questura ha fatto sapere che non sarà possibile per l’associazione bengalese Dhuumcatu ritrovarsi in un luogo così sensibile come l’anfiteatro Flavio.
Le ragioni sono di sicurezza e ordine pubblico, inevitabilmente legate all’allerta attentati, di nuovo alta dai fatti di Barcellona. Si legge infatti sul dispositivo di “possibili criticità per la piena operatività dei dispositivi di prevenzione e antiterrorismo”.
La comunità però non rinuncia all’evento. Verrà celebrato a Largo Preneste, alle ore 19:00 del 1 settembre 2017. “Per l’occasione ci pronunceremo sulle tematiche per le quali ci viene frequentemente chiesto di prendere posizione – spiegano dall’associazione Dhuumcatu – come il recente attentato a Barcellona, e su tematiche di solito snobbate, come l’islamofobia, la persecuzione dei musulmani nella Birmania del Premio Nobel Aung San Su Key, e le limitazioni al Culto Islamico nella città di Gerusalemme ad opera dello stato di Israele”.
Mentre sul diniego della Questura, “stiamo valutando il ricorso al Tar”.

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