Carlo Verdone a Il cinema in piazza, “Ecco come è nato ‘Ma che colpa abbiamo noi'”
Il Cinema in Piazza ha accolto uno dei suoi più affezionati e storici amici, Carlo Verdone. Al Parco della Cervelletta l’attore, in una serata moderata dallo psicanalista Vittorio Lingiardi, ha presentato il film “Ma che colpa abbiamo noi”.
Si apprende dal video postato su Romatoday, che a scrivere quel film ci ha impiegato un anno. “Ero assente da due anni quindi volevo fare bene. Ha sofferto forse il confronto con ‘Compagni di scuola’, altro film corale che resta forse imbattibile, “Ma che colpa abbiamo noi” lo considero molto ben sceneggiato. L’idea mi è venuta da un fatto vero. Alla fine degli anni Novanta avevo problemi di insonnia e andai da un neurologo che mi diede una cura. Era una cura forte e mi aveva invitato a tornare dopo due mesi per modificare la terapia. Quando arrivai davanti al portone dello studio vidi una quindicina di persone in lacrime e il portiere mi disse che era morto il professore: ‘Non vede come sono disperati?’. E la gente intorno: ‘E mo che famo noi, che famo? Da chi annamo?” A quella scena comica da raccontarsi ma drammatica per i malcapitati, ma comunque istante di vita reale si deve la nascita di questo film.
Poi, tra un racconto comico e un altro, l’attore non si è risparmiato di parlare del suo pubblico. Dopo due anni di grandi distanze.
“Che bello vedere così tanta gente, sinceramente non me lo aspettavo, finalmente un po’ di aggregazione e di condivisione, questi ultimi anni ci hanno portato ad essere molto soli”.Amo il mio pubblico, se vado avanti ancora con questo lavoro è soltanto grazie alla tanta gente che mi vuole ancora bene e che è la mia benzina. Altrimenti mi sarei già fermato. Sono 45 anni di carriera ma quando senti tanto affetto ti viene ogni volta voglia di buttarti in una nuova avventura” ha aggiunto Carlo Verdone.