Cacio e pepe, ora arriva il gelato romano doc
Il gelato cambia faccia, o meglio gusto. Mantiene la sua natura ma si evolve. Altro che cioccolato e nocciola. Oggi trovano sempre più spazio gusti desueti che trovano spazio in cucina ma non nel momento destinato al gelato. Nuovi trend che hanno poco a che vedere con i gusti tradizionali ma che rappresentano il futuro e vengono sempre più apprezzati da chi li assaggia e approvati da chi li fa. I maestri gelatieri d’Italia abbracciano le nuove tendenze del gusto fino a sperimentare sempre di più. Dal salmone, al ragù alla cacio e pepe.
Oggi si è giunti infatti alla quintessenza del gusto del gelato, la cacio e pepe. Uno dei primi piatti sovrani della cucina romana. Questo gusto, che esalta la tradizione culinaria di Roma è il frutto di ricerca, passione e creatività ed è stato lanciato da Giorgio Carlo Bianchi e Guido Muraglie (ambasciatori dell’Aig nel mondo). Il gusto romano doc prevede anche l’aggiunta della cialda di pecorino (sempre romano).
“L’affermazione del gelato gastronomico moderno è il punto d’incontro tra il gelato artigianale italiano e la ristorazione di qualità, dove la valorizzazione dei prodotti del territorio – un pecorino dop insieme a una frutta di stagione – esalta dolce e salato insieme”, hanno commentato i vertici dell’Associazione Italiana Gelatieri (Aig), Claudio Pica segretario generale e Vincenzo Pennestrì presidente.
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