Alberi caduti a Roma e scuole chiuse, la polemica: “Il Comune delega controlli ai presidi”

Scuole chiuse ancora una giornata. E non tanto per il maltempo, comunque previsto anche per le prossime ore, ma per effettuare tutti i controlli e le operazioni necessarie alla messa in sicurezza degli alberi nei cortili degli istituti. Scongiurare incidenti al rientro in classe è il fine del provvedimento arrivato in tarda serata dalla sindaca Virginia Raggi. E allora domani sarà una corsa all’ultimo ramo, quelli tirati giù dal forte vento e quelli solo piegati, che hanno resistito, ma che indeboliti rischiano di cadere nei giorni successivi. È sufficiente una giornata per garantire che negli ambienti scolastici nessuno studente corra alcun rischio?

“Come sempre accade il Comune ha delegato i presidi” commenta non senza polemica il presidente dell’Associazione nazionale presidi di Roma e Lazio Mario Rusconi, riferendosi al passaggio dell’ordinanza in cui si riporta la “necessità di presidio dei dirigenti scolastici in tutti gli edifici al fine di rilevare eventuali criticità”. Le scuole restano aperte ma solo per i presidi, chiamati a segnalare ai municipi i disagi eventuali. Che non riguardano in realtà soltando le alberature. “Ci sono cornicioni pericolanti e infiltrazioni d’acqua già segnalate nei giorni scorsi” prosegue Rusconi. Che poi ricorda al Campidoglio: “Impongono diktat e ordini ai dirigenti come se facessero parte dei dipendenti capitolini, dimenticando completamente che sono autonomi. E che ogni decisione deve passare dall’ufficio scolastico regionale”.

La stessa scena è già accaduta l’inverno scorso, in occasione della forte nevicata di fine febbraio. Anche in quel caso, con una circolare del dipartimento Ambiente, si chiese al dirigenti di monitorare, elencare, segnalare. Attribuendo loro una responsabilità e una competenza che oltrepassano i limiti stabiliti dalla normativa. E i cortili sono rimasti comunque chiusi fino a primavera inoltrata.”Non è la prima volta che succede, lo abbiamo denunciato in più occasioni, ma non viene compreso – conclude Rusconi – devono leggersi le leggi e andare a un corso recupero”.

 

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 romatoday