Rinasce la vigna storica di Roma: Inaugurato il vigneto nel Parco di San Sisto

È stato inaugurato il nuovo vigneto realizzato nel Parco di San Sisto, alle pendici di Villa Celimontana, un progetto che celebra il profondo legame storico tra Roma e la viticoltura.

Al taglio del nastro hanno partecipato il Sindaco Roberto Gualtieri e l’Assessora capitolina all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti Sabrina Alfonsi. La cerimonia ha visto la presenza di numerose personalità istituzionali e accademiche: il presidente del CNEL, Renato Brunetta, la presidente dell’Itinerario culturale del Consiglio d’Europa Iter Vitis, Emanuela Panke, e il professore di antropologia dell’Università di Tor Vergata, Ernesto Di Rienzo. Erano inoltre presenti i dirigenti scolastici degli Istituti Tecnici Agrari “Emilio Sereni” e “Giuseppe Garibaldi”, Michele Zannini e Andrea Pontarelli, l’Assessora ai Lavori Pubblici Ornella Segnalini e il Presidente della Commissione Ambiente Giammarco Palmieri.

Un tuffo nel passato: il progetto “Roma Mater Vinorum”

Il vigneto, che si estende su una superficie di circa 1.400 mq, si inserisce nel progetto “Roma Mater Vinorum”, nato da un accordo di collaborazione con l’Associazione internazionale Iter Vitis, riconosciuta dal Consiglio d’Europa. Questa iniziativa ha riportato in vita le tradizioni vitivinicole della Capitale, individuando e impiantando oltre 1.000 barbatelle di sette specie storiche autoctone.

Si tratta precisamente delle varietà che un tempo costituivano i vigneti della Roma antica, coprendo larga parte del Palatino, dell’Aventino e dell’area poi divenuta dei Fori Imperiali: Bellone, Nero Buono di Cori, Cesanese, Moscato di Terracina, Mammolo, Abbuoto e Malvasìa Puntinata.

Innovazione e ambiente: Un presidio tecnologico

Oltre alla sua vocazione culturale, il vigneto di San Sisto costituisce un vero e proprio presidio ambientale grazie alla collaborazione con la startup Citiculture. Sui filari sono stati installati sensori climatici alimentati da pannelli fotovoltaici, capaci di rilevare parametri cruciali come la temperatura e l’umidità, la pressione atmosferica, l’irraggiamento solare e, non da ultimo, la presenza di inquinanti come il particolato fine PM 2,5 e PM10. Tutte le informazioni sulle caratteristiche vegetazionali e ambientali sono illustrate da appositi pannelli didattici che circondano il vigneto.

Il Sindaco Gualtieri ha dichiarato: “Con l’inaugurazione del vigneto urbano di oggi entriamo nel vivo del progetto Roma Mater Vinorum e questo ci riempie di orgoglio. Quello di oggi è un altro tassello per il recupero di una dimensione fondamentale di Roma, legata alla terra, al cibo e all’agricoltura, innescando processi di riqualificazione urbana”.

L’Assessora Alfonsi ha aggiunto: “La realizzazione del vigneto di San Sisto apre un nuovo capitolo della viticoltura a Roma. L’impianto ha un grande valore culturale, restituendo l’immagine di una città dove la coltivazione dell’uva occupava larga parte del suo territorio, e allo stesso tempo, rappresenta un esempio concreto di come la viticoltura urbana possa dialogare con il mondo della ricerca”. L’Assessora ha concluso sottolineando che il vigneto costituisce un autentico laboratorio ambientale a cielo aperto, capace di fornire preziosi dati climatici sulla qualità dell’aria e di svolgere un’importante funzione di mitigazione climatica, favorendo la biodiversità. Il progetto Roma Mater Vinorum, premiato nell’ottobre 2024 come miglior progetto europeo di valorizzazione della cultura del vino e della vite, porterà alla realizzazione di diversi vigneti urbani in siti storici, creando una vera e propria rete di itinerari culturali e presidi ambientali.