Tendenze: “temporaneo” è meglio

Un po’ per abbattere i costi legati ai canoni di affitto, ma non solo, negli ultimi tempi ha preso sempre più piede, nella Capitale, la moda del “temporary“.
Già con i negozi, soprattutto al centro, ne avevamo avuta una prova. Store aperti per 1 mese e poi basta. Adesso il fenomeno si è spostato verso il food, con cene clandestine, feste a spot: mai lo stesso format, mai lo stesso chef, mai la stessa location.
Così che neanche un mese fa è stato aperto uno spazio su via Casilina Vecchia dove ogni settimana per tre giorni uno chef stellato cucina solo tre cene: si chiama Cohouse, dove una domenica al mese si organizza anche un food market con tanto di Ape per lo street food e banchi di raffinatezze alimentari.
Oppure The barber shop, un barbiere a pochi passi da via Labicana stile Grande Mela con arredi vintage, aperto al pomeriggio per i patiti di barbe e baffi. La sera nel weekend, senza alcuna regolarità, dalla mezzanotte in poi, attraverso una porta segreta, si trasforma in un cocktail bar .
E ancora in via del Mandrione: un ex capannone industriale lungo 25 metri e alto 7, si trasforma in una volta al mese come location di una “cena clandestina” con cuochi stellati provenienti da tutta Italia.
Ma solo per una sera, perché temporaneo è meglio.

Ignazio Failla