Un anno dal crollo di Ponte Milvio. I residenti: “Noi abbandonati”

“24 settembre 2016: il crollo – 24 settembre 2017: il vuoto” – con questo striscione i residenti di via della Farnesina hanno voluto descrivere la situazione ad un anno dal crollo di Ponte Milvio.

Il crollo di Ponte Milvio 

Era infatti la notte tra il 23 e 24 settembre del 2016 quando lo stabile di via della Farnesina si sgretolò sotto i piedi e gli occhi increduli dei suoi abitanti che fortunatamente, grazie alla solerzia di uno di loro, riuscirono tutti a salvarsi. 

Crollo di Ponte Milvio: il calvario di via della Farnesina

Da li l’inizio del calvario. Senza casa e senza aiuti, una demolizione da pagare e un’intera palazzina da ricostruire con le cause del crollo ancora oggetto di indagine. 

Per i residenti del civico 5 e degli stabili limitrofi seguirono appena quattro mesi di assistenza alloggiativa, poi nulla più: le famiglie coinvolte furono così costrette a pagare affitti o chiedere ospitalità ad amici e parenti. Per loro oltre al danno anche la beffa. 

La rabbia dei residenti: “Abbandonati a noi stessi”

Soli, a poter contare unicamente su loro stessi da dodici lunghissimi mesi. “Siamo stati completamente abbandonati” – denunciano da via della Farnesina dove ad un anno dal crollo alcuni di loro si sono ritrovati davanti alle fondamenta della palazzina che non c’è più. 

“Con il crollo non abbiamo perso soltanto il nostro appartamento e tutto ciò che conteneva ma anche i nostri ricordi, la nostra quotidianità, la nostra serenità. Non abbiamo avuto nessun tipo di aiuto dalle istituzioni e abbiamo dovuto affrontare tutto da soli, scontrandoci con insormontabili ostacoli burocratici e dando fondo a tutti i nostri risparmi per pagare le spese provocate da questo funesto evento” – ha scritto in una lunga lettera Gioia Magrini, una dei condomini. 

I residenti di via della Farnesina tra perizie, mutui e affitti

Dieci le famiglie di via della Farnesina n. 5 costrette a districarsi tra affitti, mutui su case che non esistono più, burocrazia e perizie. 280mila euro circa quelli spesi per demolizione e rimozione delle macerie. 

“Quest’anno per noi è stato un inferno. Ci siamo ritrovati soli e non abbiamo avuto alcun tipo di aiuto. Abbiamo dovuto gestire e pagare tutto di tasca nostra: siamo bravi cittadini e condomini virtuosi che dall’oggi al domani si sono ritrovati senza più nulla. Totalmente abbandonati” – ha detto a RomaToday Gioia, la condomina violinista di via della Farnesina n. 5. 

“E’ stato un anno molto duro, precario. Costretti ad essere ospitati e poi pagare un affitto. Qui è rimasto solo il vuoto: quello lasciato dalla nostra palazzina crollata e quello in cui ci hanno abbandonato le istituzioni dalle quali ci aspettavamo almeno un minimo di appoggio. Nulla, non è arrivato nulla” – dice amareggiata Ilaria Squillante che nel crollo ha perso anche due dei suoi sei gatti. 

Crollo Ponte Milvio: trenta famiglie ancora fuori casa

Un crollo quello di Ponte Milvio che non ha toccato solo i residenti di via della Farnesina n.5: fuori casa e nell’incertezza anche le venti famiglie dei civici 7C e 7E. “Oggi è un anno che siamo fuori casa. Un anno fa eravamo qui con la Sindaca che ci diceva che non ci avrebbe lasciati soli. La situazione odierna ci dice che non è stato affatto così: siamo soli oggi come lo siamo stati per un anno intero” – denuncia uno dei residenti del 7E, costretto in affitto altrove. 

Solo il vuoto dunque quel che rimane in via della Farnesina con le speranze degli abitanti tutte riposte in quella relazione della Procura di Roma a cui ancora non hanno avuto accesso: “Quel che noi sappiamo per certo è che in quel palazzo, costruito come quelli adiacenti più di 60 anni fa, non si era mai presentato nessun segnale che potesse far pensare a problemi di stabilità”. 

Prima del crollo interruzione idrica di 12 ore

“Non possiamo dimenticare che 48 ore prima del disastro c’era stata un’interruzione della fornitura idrica per più di 12 ore e che quando l’acqua era stata ripristinata nell’appartamento di una palazzina attigua alla nostra erano saltate le valvole della caldaia” – ricordano i residenti di via della Franesina. “Poche ore dopo una finestra del mio appartamento e la mia porta d’ingresso non si chiudevano più bene. La mattina successiva – aggiunge la signora Magrini – si è formata la crepa nell’appartamento del piano terra per cui sono stati subito chiamati i Vigili del Fuoco. La notte poi il palazzo è crollato”. 

La vita sconvolta degli abitanti di via della Farnesina

Ancora poca chiarezza dunque sulle cause del crollo, totale incertezza sul futuro di quella palazzina da ricostruire. Come e quando tutto ancora da stabilire in una via dove, a distanza di un anno, regnano sconforto e rabbia. Tanto il senso di abbandono, ma nessuna rassegnazione. 

“Dopo questo lungo e sofferto anno abbiamo paura che tutto finisca nel nulla e che – dicono da Ponte Milvio – non sapremo mai perché la nostra vita è stata sconvolta”.

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 romatoday