Roma ospiterà la 25ma edizione di “Harvard World Model United Nations”

La venticinquesima edizione della più prestigiosa simulazione internazionale delle Nazioni Unite esistente al mondo si svolgerà a Roma: la Capitale, infatti, è stata scelta per ospitare dal 14 al 18 marzo 2016 l’Harvard World Model United Nations.

Ad annunciarlo è stato l’International Relations Council dell’Università di Harvard, via Twitter, e la notizia è stata accolta con grandissima soddisfazione ed entusiasmo dalle istituzioni. Si tratta di un’occasione importante per la città che vedrà arrivare più di 2000 studenti di 115 nazionalità diverse, per un’esperienza multinazionale di valore altissimo.

I giovani studenti si riuniscono in occasione dell’Harvard Worldmun per confrontarsi sui temi della pace, del disarmo e della cooperazione internazionale. Una simulazione di quello che accade realmente all’interno delle Nazioni Unite e che è stata già ospitata da Taipei (2010), Singapore (2011), Vancouver (2012), Melbourne (2013), Brussels (2014) e Seoul (2015).

Come nelle Olimpiadi, la location viene scelta dal Comitato organizzatore di Harvard; per l’Italia, ad avanzare la candidatura è stata l’Associazione United Network, un ente composto da più di 150 studenti universitari che da anni attivo in Italia e all’estero e si impegna nell’organizzazione di simulazioni di sedute delle Nazioni Unite e di percorsi formativi innovativi dedicati ai giovanissimi.

“Dopo Expo, nell’anno del Giubileo, la città di Roma e l’Italia ospiteranno un grande evento internazionale di altissimo livello culturale e didattico” ha dichiarato il Presidente di United Network, Riccardo Messina: “Roma è stata scelta da Harvard tra più di venti città nel mondo. Il nostro ringraziamento va, oltre all’Harvard Secretariat per aver creduto in noi, al Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e al sindaco di Roma Capitale Ignazio Marino. Costruire un evento del genere non è semplice: senza il loro supporto difficilmente l’Italia avrebbe avuto questa possibilità. Ora siamo pronti a lavorare perché nel marzo 2016 Roma sia ‘invasa’ per una settimana da giovani provenienti da tutto il mondo”.