Ponte della Scafa non basta: si accelera per collegamento tra Dragona e Fiumicino

Il Ponte della Scafa non basta più. La chiusura forzata dell’unico collegamento che unisce Ostia, il mare di Roma, a Fiumicino, in entrambi i sensi di marcia, ha messo a nudo tutti i limiti infrastrutturali sul litorale. Il comune aeroportuale e il municipio costiero sono rimasti in gabbia, per buona pace dei pendolari.

La riapertura e gli incontri sui prossimi progetti, tuttavia, non hanno rassicurato i cittadini. Il nuovo Ponte della Scafa non sarà pronto prima del 2020. I tecnici del Dipartimento Capitolino Simu, nel corso della Commissione Mobilità hanno spiegato che il progetto iniziale dovrà subire una variante per cui serviranno alcuni mesi per l’adeguamento alle norme sismiche.

L’appalto è pronto, è già stato aggiudicato e firmato il contratto per la sua realizzazione. Tra progetto esecutivo e lavori, al via tra marzo e aprile dell’anno prossimo, si prevede una durata di 15 mesi, se tutto andrà liscio. Servirà dunque una variante il cui progetto porterà via circa 4 mesi da oggi. L’azienda dovrà poi effettuare, in ulteriori 60 giorni, il progetto esecutivo. I lavori dovrebbero aprirsi in primavere poi i 441 i giorni di cantieri previsti.

Nel frattempo si rimane così, con il vecchio Ponte della Scafa, alleggerito dopo i lavori, con una carreggiata anche più stretta. Il tutto con la spada di Damocle che pende sul viadotto della Scafa, meglio conosciuto come il viadotto dell’aeroporto di Fiumicino. Quel tratto di strada (che va tra i 400 e i 650 metri ndr) dovrà essere presto demolito. Serve una via alternativa, al più presto, per non rigettare nel caos il traffico tra Ostia e Fiumicino.

Ecco, quindi, che nelle ultime settimana sta riprendendo corpo l’idea di un ponte che possa collegare Dragona a Parco Leonardo. Una proposta che tanti cittadini, già da tempo, hanno prodotto sul sito del Pums capitolino e che, in sostanza, prevederebbe di collegare con un ponte sul Tevere, appunto, la via del Mare, all’altezza di via dei Romagnoli, con via Portuense per unire tutto il quadrante di Acilia-Dragona-AXA-Casal Palocco con la Fiera Di Roma e Parco Leonardo e la vicina autostrada Roma-Fiumicino in modo da decongestionare il traffico. Qualcuno, come il signor Roberto, pubblicò anche qualche foto illustrative.

Di questa opzione se n’è parlato anche lo scorso 13 novembre, ad Acilia, dove è andato in scena un incontro pubblico al quale hanno partecipato, tra gli altri, il capogruppo del Pd nel X Municipio Athos De Luca e il sindaco di Fiumicino Esterino Montino. “Il ponte tra Dragone e Parco Leonardo sarebbe un’opera strategica, insieme al nuovo Ponte della Scafa, ma anche insieme ad altre opere di viabilità che riguardano un territorio più vasto del solo quadrante di Fiumicino e del X Municipio. Ho proposto di coinvolgere quante più forze possibile, ma anche di pensare a due ordini del giorno da presentare nei due diversi consigli. Si è convenuto anche di creare un comitato promotore che possa essere interlocutore con la Regione Lazio”.

E proprio al consiglio della Pisana, la Dem Michela Califano ha presentato una mozione che “impegna la Regione Lazio a istituire un urgente tavolo di confronto con tutti gli enti interessati, così da mettere in campo tutti gli atti idonei a realizzare il nuovo Ponte tra la via del Mare e la via Portuense”.

Anche secondo Califano l’opera, prevista nel piano regolatore del Comune di Roma, “permetterebbe di alleggerire in maniera importante il flusso di traffico” e avere “un ulteriore collegamento tra le due sponde del Tevere”. “Si tratta di un importante infrastruttura non solo in previsione futura, ma anche attuale vista la ricostruzione del viadotto dell’Aeroporto”.

Nel frattempo sul territorio del X Municipio sta partendo una petizione dei residenti per raccogliere le firme a supporto di questo progetto. La speranza dei cittadini è che l’iter per il ponte tra Dragona e Parco Leonardo non diventi “vittima” dei rimpalli tra Regione, Campidoglio e Fiumicino.

 

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 romatoday