Pirozzi perde pezzi: Alemanno appoggia Parisi e in lista c’è chi rinuncia alla candidatura

Sergio Pirozzi perde pezzi. A liste ormai depositate, c’è chi fa un passo indietro e scarica il sindaco di Amatrice, candidato alla presidenza della regione Lazio e pronto a sfidare sinistra, M5s, e la sua stessa area di provenienza, quel centrodestra con cui non è voluto scendere a patti. Ma proprio il mancato accordo con i leader di partito per convergere su un nome unico ha spinto qualcuno a dire addio “allo scarpone”.

In testa Gianni Alemanno. L’ex sindaco di Roma e fondatore del Movimento nazionale sovranista (Mns) appoggerà Stefano Parisi, il frontman di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega, scelto dopo settimane di tribolazioni interne. Ma ha rotto con Francesco Storace, l’altro sovranista, che invece su Pirozzi ha puntato e punta tutto. “Non ho tradito nessuno, semplicemente perché non ho mai stretto nessun accordo con Sergio Pirozzi” ha scritto Alemanno su Facebook, dopo che alcune chat circolate nella giornata di ieri hanno mostrato, senza possibilità di fraintendimento, la rottura con l’ex leader de La Destra. Storace: “Ti avrei dovuto lasciare per strada”. Alemanno: “Sai solo offendere”. Idillio finito. E non c’è solo l’ex primo cittadino a scendere da una barca che sembra rallentare man mano la sua corsa.

Sarebbe in procinto di togliere il suo nome dalla lista di Pirozzi,  l’ex sindaco di Monte Compatri Marco De Carolis, alla guida del piccolo comune dei Castelli Romani per due mandati consecutivi. Secondo fonti qualificate consultate da RomaToday, avrebbe già presentato apposito modulo in Corte d’Appello per chiedere il ritiro della candidatura. E sarebbe in attesa del responso. Uno strappo arrivato dopo l’ennesimo tentativo fallito di trovare un dialogo con il centrodestra. De Carolis, specie a fronte di sondaggi ridimensionati rispetto agli inizi, spingeva per appoggiare la coalizione di Parisi.
A far traboccare il vaso di una pazienza già al limite, l’ultima mossa per sfuggire al pressing: la consegna della lista in anticipo, venerdì sera, onde evitare ulteriori scontri. Da qui il passo di lato di De Carolis, formalizzato ma ancora non ufficiale. E non sarebbe l’ultimo. C’è anche un ex consigliere uscente che, pur non in lista, aveva sposato la causa del sindaco di Amatrice. Ora però, con una sfida ormai impossibile, starebbe spostando le proprie “truppe” su altri partiti e altri candidati, legati a Parisi. Almeno con il leader di Energie per l’Italia, il risultato a due cifre è una certezza.

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