Monti isola ambientale nel 2019, dalla giunta M5s l’ok al progetto

Anno nuovo, nuovo volto per il rione Monti. La giunta capitolina ha approvato il 7 dicembre il progetto di restyling dell’ex suburra romana. Il 2019 porterà la famosa – e discussa – isola ambientale, un’area a mobilità dolce, detta Argiletum, con nuove zone car free e una disciplina di traffico a misura di pedoni e biciclette. “Entro l’estate vorremmo aggiudicare il bando di gara” annuncia a RomaToday l’assessore alla Mobilità Linda Meleo.

La fase 1 e i nuovi varchi
Si parte con il primo lotto, finanziato a bilancio con 700mila 825 euro. Comprende l’ampliamento e la ripavimentazione dei marciapiedi di via dei Serpenti, tra via Panisperna e via Baccina, la pedonalizzazione di via Madonna dei Monti e, parziale, di via Urbana. In cantiere per questa prima fase anche l’installazione di tre varchi di accesso per la Ztl Monti, partita in via sperimentale a luglio scorso. Gli occhi elettronici sorveglieranno via Cimarra, la Salita del grillo e via Panisperna. I tempi? “Entro il 2019 completeremo il lotto numero uno” promette ancora l’assessore Meleo. La giunta ha dato mandato al dipartimento di avviare l’iter per la pubblicazione della gara d’appalto.

La fase 2, da finanziare
In un secondo momento, tutto da definire e legato al reperimento di risorse nelle casse capitoline, è poi previsto il rialzo della sede carrabile a quota marciapiedi di via dei Serpenti nel tratto antistante piazza Madonna dei Monti, e un intervento di ripavimentazione in sampietrini nel tratto tra via dei Serpenti e via del Mazzarino. Costo preventivato: 721mila 573 euro.

Argiletum: storia di una protesta
Un progetto finito al centro di critiche pesanti per mesi quello che interessa il rione Monti, con un coordinamento di comitati nato appositamente per osteggiare l’isola ambientale, appoggiato anche dal municipio, il I, a guida Pd. La ragione delle proteste? Nelle strade pedonalizzate il rischio è un’invasione incontrollata di tavolini e dehors, con annessi e connessi problemi legati alla movida notturna. Vedi Trastevere. Poi c’è l’accusa di danno erariale, perché in via Urbana, via Leonina e via Madonna dei Monti sono già stati effettuati dei lavori di riqualificazione. Soldi pubblici sprecati se ora si procede a interventi nuovi. Da qui addirittura un esposto in Procura e 1171 firme consegnate in Campidoglio per dire no al progetto. Che comunque, non si è fermato.

Come, sotto traccia, non si è mai fermato il dissenso. “Sono rimaste delle gravi criticità del progetto, ma daremo battaglia” tuona Lisa Roscioni, del coordinamento comitati rione Monti. Il progetto è pronto a partire, ma stando agli annunci non avrà vita facile nemmeno in quest’ultima fase esecutiva. “Senza le due strade pedonali, via Madonna dei Monti e un pezzo di via Urbana, andrebbe bene. Siamo d’accordo a un riordino sensato dei parcheggi, dei marciapiedi, della mobilità in generale”. Ma “la cosa più grave è l’ascolto mancato. Mai una risposta, nonostante i nostri toni siano sempre stati collaborativi”.

 

 

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 romatoday