Lupi nella Capitale: nella riserva di Castel di Guido si è formato un nuovo branco

Un nuovo branco di lupi è stato ripreso all’interno della riserva di Castel di Guido. Tre cuccioli sono stati infatti immortalati dalle videotrappole della Lipu. Non è il primo branco che viene notato nell’area protetta. La prima coppia era stata avvistata nel 2016. I cuccioli che però oggi giocano nella riserva, sono figli di un altro maschio ed originariamente erano i sei.

Un ‘elevata mortalità nei primi mesi di vita
“E’ importante ribadire che nel lupo, in media, solo il 50% dei cuccioli arriva al secondo anno di vita, a causa di un elevata mortalità nei primi mesi” ha spiegato la Lipu. I branchi quindi hanno il doppio degli esemplari se vengono conteggiati in estate. Ma è proprio per questo che i censimenti vanno fatti nel periodo invernale. I tre lupacchiotti, rirpesi dalla videocamere, appaiono comunque vispi e quindi si presume che godano di buona salute.

I monitoraggi e la dieta del lupo
Per capire le dinamiche di ricolonizzazione d’una specie che ormai è stabilmente presente nella riserva (e quindi nel comune di Roma) ci si sta affidando all’analisi degli escrementi. “Negli anni scorsi tale metodologia ci aveva permesso di ricostruire le dinamiche di ricolonizzazione della specie” ha spiegato la Lipu. Quella stessa tecnica permette ora di affermare oggi, che “la dieta di questo branco è composta per quasi il 95% da cinghiale, e che dunque il suo impatto sulla zootecnia è quasi nullo”.

Il ritorno del lupo
La presenza di un branco nel Comune di Roma, fa parte di un più ampio processo di ricolonizzazione che vede il lupo protagonista. Negli ultimi 40 anni la specie è tornata a ripopolare un esteso areale che, partendo dagli Appennini, ha consentito di raggiungere anche delle Alpi, dove sono attualmente presenti quasi 300 esemplari. Come è emerso dal convegno “Verso un Piano nazionale di monitoraggio del lupo” che l’Ispra ha recentemente organizzato a Roma, tra il 2006 ed il 2012 la popolazione “occupava il 18,04% del territorio nazionale e dati preliminari relativi al periodo 2012-2018 indicano che la proporzione è cresciuta al 23,02%”. In questa percentuale, evidentemente, è compreso anche il territorio capitolino.

 

 

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 romatoday