La nuova vita di Spelacchio: sarà una casetta per mamme con neonati

Gadget ricordo e una “Baby little Home”, una casetta in legno per consentire alle mamme di accudire i propri bambini con fasciatoio, poltrona per l’allattamento e tavolino da gioco per i piccoli. Sarà questa la “reincarnazione” di Spelacchio, l’abete rosso di piazza Venezia che in fama ha senz’altro battuto i suoi predecessori.

A decidere del suo futuro la giunta capitolina grazie a un accordo con la comunità della Val di Fiemme. “L’intesa consentirà di riutilizzare il legno dell’albero, opportunamente lavorato, per qualcosa di utile alla città e senza alcun costo aggiuntivo” spiegano dal Campidoglio. Intanto questa mattina il dietrofront sullo smontaggio. Una ditta di operai ha iniziato a spogliare l’albero di palle e luci (QUI IL VIDEO), poi lo stop da palazzo Senatorio. A quanto emerso mancava l’autorizzazione. Spelacchio è stato “rivestito” subito, e rimarrà dov’è fino a giovedì quando, stavolta per davvero, sarà rimosso e tagliato in blocchi che verranno inviati in Val di Fiemme per la lavorazione. Un blocco resterà invece a Roma per una realizzazione artistica.

“Con il passare dei giorni ‘Spelacchio’ si è conquistato la simpatia e l’affetto della stragrande maggioranza delle persone. Ora avrà una nuova vita – dichiara Raggi – vogliamo fare di questa star internazionale un esempio concreto di riuso creativo, perché tutto può tornare a nuova vita. Un modo concreto per dimostrare al mondo che Roma vuole essere sostenibile e persegue con convinzione la strada del riuso, riciclo e recupero di materia”.

“L’albero di Natale di piazza Venezia ha occupato pagine e pagine delle principali testate nazionali e internazionali – ha commentato anche l’assessore all’Ambiente Pinuccia Montanari –  è entrato nel quotidiano della gente ed ha rapito l’attenzione di radio e tv. La sua nuova vita non è assolutamente un’azione di business. Per questo, non limitiamoci a fare di Spelacchio solo il simbolo delle feste, facciamo di più, eleviamolo a simbolo di un’economia circolare sempre più necessaria per il futuro di Roma e delle nuove generazioni”.

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