Infanzia e adolescenza tra cibo, tv e videogame: le cattive abitudini dei minori romani

 

Un bimbo romano su cinque non fa sport nè colazione. Sedentari e chiusi in casa nel tempo libero, il 53 per cento di loro cammina meno di mezz’ora al giorno, il 76 per cento cena in famiglia, ma rigorosamente davanti alla tv. Emerge da una ricerca Ipsos, “Lo stile di vita dei bambini e ragazzi italiani” nell’ambito del progetto “Pronti, Partenza, Via!”, per la pratica motoria e l’educazione alimentare di bambini e adolescenti, promosso da Save the Children e Mondelēz International Foundation, in collaborazione con Centro Sportivo Italiano (CSI) e Unione Italiana Sport Per tutti (UISP) nelle aree periferiche di 14 città italiane.

TEMPO LIBERO – La ricerca ha fotografato le abitudini di giovani e giovanissimi anche nella Capitale, in particolare nel quartiere di Torre Maura, dove l’82 per cento dei genitori dichiara di conoscere le regole per una corretta alimentazione, ma quasi un ragazzo su tre (31 per cento) pranza o cena quotidianamente davanti alla tv. E dove più di un minore su 10 non fa colazione a casa tutti i giorni. A Roma due ragazzi su tre trascorrono il proprio tempo libero al chiuso, in casa, propria o di amici. Un ragazzo su tre passa da una a due ore al giorno giocando con i videogame. Il 12 per cento dei ragazzi dichiara di non disporre di spazi pubblici vicino a casa e di non avere accesso a luoghi all’aperto dove incontrare gli amici.

“CENO CON MIEI, MA DAVANTI ALLA TV” – Con i genitori si trascorre per il 36 per cento dei ragazzi meno di un’ora al giorno durante i giorni feriali (dato in linea con la media nazionale, anch’essa del 36 per cento). Se il 20 per cento dei bambini e ragazzi pranza abitualmente a casa solo o fuori casa con i compagni, la cena rimane un forte momento di aggregazione: il 76 per cento dei ragazzi intervistati dichiara di consumare il pasto serale in famiglia.

Ma nel 31 per cento dei casi la TV è ospite d’onore a tavola e, secondo quanto dichiarato dai ragazzi, nel 64 per cento dei casi ai genitori va bene così, nel 30 per cento dei casi borbottano ma si rassegnano, mentre un residuo 6 per cento guarda la TV a pranzo o a cena quando i genitori non sono presenti.

Le famiglie romane trascorrono il tempo libero insieme principalmente stando a casa o facendo compere al centro commerciale (50 per cento), visitando nonni e parenti (37 per cento) o facendo passeggiate (32 per cento). Nel tempo libero passato senza i genitori i ragazzi preferiscono ascoltare musica (64 per cento), leggere (49 per cento) o praticare un hobby (43 per cento).

IL QUARTIERE DEI SOGNI – Cosa sognano i ragazzi romani per il proprio quartiere? In primis luoghi di divertimento e aggregazione come i cinema multisala (37 per cento) e parchi giochi immersi nel verde con alberi, panchine e prati (26 per cento).

Il 21 per cento gradirebbe anche un fast food e aree dove praticare attività sportive: campi di calcio (24 per cento), piste ciclabili o spazi dove poter andare sui pattini o con lo skateboard (22 per cento), piscine (20 per cento). Quasi un ragazzo su cinque sogna un centro commerciale, mentre il 16 per cento vorrebbe una sala giochi.

SPORT E MOVIMENTO – È la scuola il luogo dove il maggior numero di ragazzi – nove su dieci – pratica attività motorie, di cui il 70 per cento almeno due volte a settimana. Scendono invece al 77 i ragazzi che si dedicano a qualche sport o attività motoria durante il tempo libero, un dato in contrazione rispetto all’83 per cento del 2015. Ma quali sono le cause? Un numero crescente di genitori lo imputa alla mancanza di strutture vicino a casa (15 per cento) o all’impossibilità di accompagnare i ragazzini (12 per cento), mentre diminuiscono lievemente coloro che lo attribuiscono a motivazioni di ordine economico, come l’elevato costo delle strutture (22 per cento contro 27 per cento dell’anno precedente).

RAGAZZI ROMANI SEDENTARI – Oltre la metà dei giovani romani (53 per cento) cammina meno di 30 minuti al giorno. Di questi, il 22 per cento lo fa per meno di 15 minuti (dato che arriva al 28 per cento a livello nazionale) e solo il 2 per cento afferma di percorrere a piedi più di un’ora al giorno. Più di uno su tre (35 per cento) va a scuola o alle attività extrascolastiche a piedi, mentre gli altri vengono accompagnati in macchina da un familiare (32 per cento) o si spostano utilizzando i mezzi pubblici (26 per cento, ben più che nel resto d’Italia dove la percentuale si assesta al 16 per cento). Solo il 7% dei ragazzi romani, inoltre, si sposta in bicicletta (a fronte del 16 per cento a livello nazionale).

Eppure, “lo sport e il movimento sono fondamentali per lo sviluppo dei bambini e dei ragazzi, sia in termini di salute che per quanto riguarda la sfera della socialità e dell’aggregazione con i propri pari. Un bambino che fa sport e che conosce le regole di una sana alimentazione sarà un adulto più sano e un genitore attento, a sua volta, a offrire uno stile di vita sano e salutare ai propri figli” spiega Raffaela Milano, Direttore Programmi Italia-Europa di Save the Children Italia. “Migliorare e rendere più fruibili gli spazi pubblici, soprattutto nei quartieri più disagiati delle nostre città, e dedicare il giusto spazio alle attività motorie nei programmi scolastici sono la chiave per combattere la piaga dilagante della sedentarietà e diminuire il tempo in cui bambini e ragazzi rimangono incollati a uno schermo”.

SALUTE E ALIMENTAZIONE – Altro tema importante nella salute dei ragazzi è senza dubbio l’alimentazione.  A Roma e dintorni, i genitori sono mediamente attenti al tema dell’alimentazione dei propri figli e il 46 per cento di loro ritiene che i genitori di oggi pongano maggiore attenzione all’alimentazione dei ragazzi rispetto alla generazione dei loro genitori.

L’82 per cento dichiara di conoscere le regole di una corretta alimentazione per lo sviluppo dei loro figli, conoscenze apprese principalmente leggendo e approfondendo in autonomia (46 per cento), rifacendosi all’ambito della loro cultura famigliare (32 per cento), oppure facendo riferimento al pediatra di fiducia (22 per cento). Il ruolo di quest’ultimo è percepito dai genitori come particolarmente importante per l’educazione alimentare dei propri figli: oltre la metà dei genitori intervistati (57 per cento) vorrebbe che fosse proprio il pediatra a fornire loro le informazioni necessarie ad una corretta pratica alimentare, seguito a ruota dagli insegnati (20 per cento).

Ma la conoscenza delle regole e l’attenzione alla tematica non si traducono sempre in un’applicazione costante nella vita quotidiana. Solo il 61 per cento dei genitori romani dichiara di mettere in pratica sempre o il più spesso possibile le regole di una corretta alimentazione. Un ragazzo su tre non mangia frutta e verdura almeno una volta al giorno e uno su cinque salta spesso la prima colazione o non la fa mai (21 per cento).

IL PROGETTO – Save the Children ha lanciato il progetto “Pronti, Partenza, Via”, per sensibilizzare, informare e coinvolgere bambini, genitori, insegnanti e operatori del settore e per promuovere uno stile di vita più sano, soprattutto in aree particolarmente disagiate di alcune città italiane.

Il progetto è stato implementato nella sua prima fase ad Aprilia, Ancona, Bari, Catania, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Sassari e Torino, per poi estendersi nel 2015 a Roma (nel quartiere Torre Maura), Brindisi, Gioiosa Ionica e Scalea. I risultati ottenuti sono stati significativi, con circa 105mila beneficiari del progetto nei 14 interventi sul territorio, 10 aree sportive e verdi – anche pubbliche – che sono state riqualificate e utilizzate per attività motorie e 1.500 persone coinvolte, tra operatori, insegnanti, pediatri e nutrizionisti. Il progetto prevede anche la partecipazione di pediatri e nutrizionisti che mettono a disposizione la propria professionalità per offrire consulenze su sani stili di vita a famiglie e bambini. Nelle 14 città, infatti, con il supporto di professionisti e delle ASL locali vengono organizzati workshop di formazione e convegni.

“Una caratteristica innovativa del progetto, giunto ormai al quinto anno d’attuazione, è l’azione coordinata su più livelli di intervento. Da un lato, si è posto l’accento sul recupero e la messa in opera di spazi come campi da gioco, percorsi sportivi, spazi verdi, campi polivalenti, skate e roller park, piste podistiche e ciclabili, con l’obiettivo di farne dei luoghi aperti a tutto il quartiere, contribuendo così a contrastare fenomeni di emarginazione ed esclusione sociale. Dall’altro, sono state organizzate sessioni informative su alimentazione e stili di vita salutari, all’interno delle scuole primarie e sono stati aperti 10 punti informativi dove le famiglie possono incontrare professionisti, come nutrizionisti e pediatri” spiega Raffaela Milano. “In questi cinque anni abbiamo avuto al nostro fianco due partner fondamentali, CSI e UISP, insieme ai quali abbiamo potuto diffondere l’importanza di adottare stili di vita più salutari per i nostri bambini e ragazzi e il sostegno di Mondelēz International Foundation è stato essenziale”.

“Abbiamo creduto sin dall’inizio nel progetto Pronti, Partenza, Via! in quanto certi dell’importanza che avrebbe avuto nel migliorare gli stili di vita di tanti bambini e ragazzi residenti in quartieri svantaggiati, dove spesso mancano strutture idonee ed opportunità per divertirsi e fare l’attività motoria necessaria ad una crescita armoniosa e sana” ha commentato Lorenza Cipollina, Area Manager External Affairs Southern Europe del gruppo Mondelēz in Italia. “In qualità di leader globale nel mercato dello snacking, noi di Mondelēz International abbiamo il compito di migliorare la vita delle persone attraverso i nostri prodotti ma anche di promuovere stili di vita salutari, grazie a progetti di questa portata. Tale responsabilità si traduce in impegno costante nelle comunità in cui operiamo e, in quest’ottica, va inquadrata la nostra iniziativa al fianco di Save the Children, grazie alla quale in questi anni sono stati raggiunti risultati importanti a favore dei ragazzi che rappresentano senza dubbio per noi il bene più prezioso”.

 

In collaborazione con: romatoday