Il Pigneto non separa i rifiuti: porta a porta eliminato e secchioni tutti uguali

Il quartiere Pigneto non fa la differenziata. In Campidoglio si sceglie di puntare il piano rifiuti della città sulla corretta separazioni dei materiali di scarto, mentre un intero quartiere di Roma est non ha alcun sistema di raccolta in questo senso. A pochi passi da San Giovanni, con la nuova fermata della metropolitana che promette un rilancio del quadrante, tra l’isola pedonale e i villini l’immondizia, che sia carta, plastica, umido, vetro, ha la stessa destinazione finale. Eppure, lo scorso mese di maggio, il porta a porta era stato annunciato.

Mesi di pressing da parte dell’ex amministrazione municipale di centrosinistra e il nuovo sistema di raccolta, finalmente, era arrivato anche nel V municipio. Differenziata stradale (con cinque cassonetti diversi e cinque frazioni da dividere) per quasi tutti i quartieri tranne che per il Pigneto e l’area dei Villini. Qui sarebbe dovuto partire il porta a porta. D’obbligo il condizionale.

“A giugno Ama aveva iniziato a fare i sopralluoghi nei palazzi per vedere dove mettere i secchioni del porta a porta, sono venuti anche da me, poi, da settembre si è bloccato tutto”. Andrea, residente al Pigneto in via Montecuccoli, denuncia l’improvviso, immotivato, stop del progetto. “Ho contattato Ama con diverse mail, poi sono riuscito a sentirli per telefono, mi hanno detto che hanno bloccato tutto per volere della nuova amministrazione”. Dalla sua il presidente del municipio, Giovanni Boccuzzi (M5s) non è conoscenza del blocco della raccolta. Ama, interpellata da RomaToday, non fornisce spiegazioni.

Non c’è il porta e porta ma non c’è neanche la differenziata stradale. I cassonetti presenti sono vecchi di dieci anni almeno, e sono tutti per l’indifferenziata. Si butta tutto insieme. Via Montecuccoli, piazzale Prenestino, via l’Aquila, via Macerata, via Ascoli Piceno, via Perugia, piazza del Pigneto. Solo secchioni misti, che cadono a pezzi. Un quadro che si inserisce in una pessima cornice. I quartieri limitrofi in quanto a rifiuti e pulizia non sono messi meglio.

A Torpignattara, meta dell’ultimo “spazzatour” di Raggi e Muraro, non è mai stato previsto il porta a porta. Qui abbiamo la raccolta stradale a cinque frazioni, ma funziona a stento. Pochi cassonetti e pochi giri di raccolta hanno già fatto decretare ai cittadini il fallimento del nuovo modello: strade sporche e secchioni pieni a ogni ora del giorno parlano da soli.“

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 romatoday