Furio Camillo e Giulio Agricola: “Il Municipio dove prende i soldi per sistemarli?”

Il marciapiede ballerino di Furio Camillo e lo scavo desolante di Giulio Agricola, rappresentano due problemi annosi. Questioni irrisolte che hanno attraversato le consiliature municipali. Alimentando richieste, dibattiti, polemiche. Anche la decisione di porvi mano, inevitabilmente ne risente. L’intenzione di mettere un punto alla due vicende, ha infatti aperto le porte ad alcuni interrogativi.

LE RISORSE – Francesco Morgia, già Vicepresidente del Municipio VII, è tornato ad affrontare le due questioni. “Rispetto al passato, nel 2016 è stato approvato il bilancio del Commissario Tronca che ha allentato i cordoni. In tal modo sono infatti state liberate delle risorse bloccate da cinque anni. Servono per completare operazioni come quella di via Torre Branca, progettata dall’ex Municipio IX. Invece – sottolinea Morgia – nonostante questa maggiore disponibilità economica, ci sono risorse specifiche in bilancio, per gli interventi promessi in via Furio Camillo ed in viale Giulio Agricola”.

SCELTE POLITICHE – In assenza di risorse specifiche, l’ex Vicepresidente ed Assessore all’urbanistica pone una questione. “I fondi in bilancio cui si intende attingere, erano stati stanziati per la manutenzione delle strade di tutto il Municipio. Anche se queste risorse sono state aumentate, sono comunque insufficiente a garantire la sistemazione di edifici pubbici, strade, marciapiedi presenti nel nostro territorio. Quindi, vorrei sottolineare che in questo modo si stanno privilegiando Furio Camillo e Giulio Agricola, a discapito degli interventi per migliorare la sicurezza di strade e marciapiedi di tutto il Municipio.E’ tutto lecito – sottolinea Francesco Morgia – si tratta infatti solo di scelte politiche”. Ed alla politica, infatti, che viene demandato il compito di stabilire quali siano le priorità.

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