Equitalia batte cassa alla scuola di via Merope

Equitalia batte cassa alla scuola di via Merope. L’agenzia di riscossione, che ha agito per conto dell’azienda Ama, ha dato all’istituto un ultimatum: esecuzione forzata in caso di mancato pagamento. Tradotto in altre parole, vuol dire che dalla scuola potrebbero essere portati via banchi, sedie, computer e tutto il materiale necessario per la didattica.

Cosa è successo all’istituto comprensivo del quartiere Torre Angela? Partiamo da un importo: 57.587,42 euro. E’ questa la somma che Ama ha vantato come credito nei confronti della scuola che, stando a quanto stabilito dall’azienda, non ha pagato la Tari (tassa sui rifiuti) dall’anno 2006. Così, nell’ottobre del 2007 Equitalia ha iniziato a mandare le prime cartelle esattoriali. E la risposta della scuola è sempre stata la stessa, dichiarando appunto il “debito erroneo”. Nel 2008 infatti, il decreto “milleproroghe” ha, come dire, “liberato” le scuole dall’incombenza relativa al pagamento della tassa sui rifiuti. Il decreto ha stabilito, infatti, che sarebbe stato il Ministero della Pubblica Istruzione a coprire le spese, trasferendo ai comuni i fondi necessari per il saldo. La scuola in tutti questi anni ha sempre provveduto a segnalare a Equitalia, Ministero e Municipio, le ragioni del mancato pagamento. Già perché con una nota del 2008, il ministero ha dato indicazioni alle scuole di non pagare la Tari nemmeno per quanto riguarda i bollettini relativi agli anni precedenti.

L’epilogo della vicenda si è avuto nella giornata di venerdì 13 gennaio quando la scuola si è vista recapitare un’ulteriore lettera da parte di Equitalia che ha annunciato, qualora l’istituto non avesse provveduto a sanare il debito entro 5 giorni, l’esecuzione forzata. L’ultimatum, in realtà, è già scaduto.

I genitori hanno annunciato battaglia: “Se il Comune di Roma non provvederà allo sgravio andremo a protestare in Municipio”, ha spiegato Massimiliano Ciarrocca, presidente del consiglio d’istituto. E sempre Ciarrocca ha lanciato un appello: “Chiediamo ad Ama e al Comune di Roma di provvedere a risolvere quanto prima questa situazione per evitare che i nostri ragazzi si vedano togliere sedie, banchi e materiale didattico”.

Interpellata da Striscia la Notizia, trasmissione Mediaset che si è occupata del caso, l’Ama, attraverso Marcello Bronzetti della direzione amministrativa, ha rassicurato: “Qualora pervenisse ad Ama una dichiarazione che quell’istituto viene utilizzato per fini scolastici, Ama procederà allo sgravio”.

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