Claudio Lotito in Sinagoga dopo adesivi di Anna Frank con la maglia della Roma

Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha deposto questa mattina due corone di fiori con una coccarda biancoceleste sul muro della sinagoga di Roma. Un gesto che arriva dopo le polemiche innescate dal ritrovamento di decine di adesivi di Anna Frank con la maglia della Roma attaccati da alcuni ultras biancocelesti nella Curva Sud dello Stadio Olimpico in occasione della partita di domenica contro il Cagliari.

Indagini della Digos 

Nel frattempo proseguono le indagini della Digos per accertare i responsabili dell’affissione in curva sud degli adesivi antisemiti. Stamattina l’informativa è stata depositata in Procura. 

Contro ogni forma di xenofobia e razzismo

Lotito, che ha annunciato la prossima organizzazione di un viaggio annuale ad Auschwitz per 200 ragazzi tifosi della Lazio, é arrivato accompagnato dai calciatori Wallace e Felipe Anderson oltre all’ex portiere e dirigente Angelo Peruzzi.Oggi siamo qui per testimoniare ancora una volta la nostra dissociazione nei confronti di ogni forma di xenofobia, razzismo e antisemitismo – ha detto Lotito -. La società ha messo in campo tutta una serie di azioni volte ad reprimere e prevenire certi fenomeni“.

Duecento tifosi ad Auschwitz ogni anno

“La maggior parte della tifoseria della Lazio condivide questa nostra posizione. Faremo tante altre iniziative per reprimere certi episodi”. “Annuncio ufficialmente – ha ribadito il patron della società biancoceleste – che la Lazio promuoverà un’iniziativa annuale organizzando per i tifosi della Lazio, per un numero di 200 persone, un viaggio annuale presso Auschwitz, per educarli a non dimenticare i fenomeni e  metterli in condizione di capire di cosa stiamo parlando”.

Monito per il futuro 

Claudio Lotito ha poi sottolineato: “Quello che è successo deve essere un monito per il futuro, in questo modo i ragazzi potranno essere messi nella condizione di capire ciò di cui stiamo parlando: alcuni fatti non devono essere dimenticati e non si può giocare. Abbiamo già preso contatti con la comunità ebraica“.

Fare chiarezza

Così, mentre la Digos capitolina sta indagando per fare chiarezza su chi abbia tappezzato la Sud di adesivi antisemiti il presidente Lotito dopo aver deposto due corone di fiori al Ghetto Ebraico chiarisce: “Come fatto fino ad oggi la Lazio combatterà questi fenomeni senza giustificare nessuno, perché vogliamo fare chiarezza sugli autori attraverso la ricostruzione fatta con le videocamere interne. Non vogliamo essere strumentalizzati”. “In una comunità di 30 mila o 50 mila tifosi – ha continuato Lotito- può anche capitare che ci stia lo scemo di turno. Non possiamo mettere un carabiniere per ogni tifoso

Nessuna tolleranza

Pugno duro da parte del patron della società di Formello che aggiunge: “Abbiamo assunto anche posizioni durissime – proseguie il presidente della Lazio-, portando persone in tribunale. Bisogna dire con onestà che dopo 13 anni di presidenza alcuni fenomeni che erano palesi non sono più comparsi e che la tifoseria ha stigmatizzato in più occasioni“.

Educazione sportiva 

Sotto la mia presidenza – rivendica Lotito- negli ultimi tredici anni, la società ha messo in campo una serie di iniziative volte a reprimere e prevenire certi fenomeni con un’azione quotidiana, ad esempio con la presenza dei giocatori nelle scuole per educare i giovani al rispetto delle regole, delle identità e al superamento degli steccati razziali, sociali ed economici. Oggi intendiamo ribadire con questo gesto ancora una volta la nostra posizione, chiara ed inattaccabile: nessuno può strumentalizzare la Lazio“.

Lazio con la maglia di Anna Frank

Proprio per dare un forte segnale il portavoce della SS Lazio Arturo Diaconale ha poi annunciato: “Mi ha chiamato ora Lotito. Mi ha detto che che vuole fare indossare ai giocatori una maglia con l’immagine di Anna Frank gia’ per la partita di domani prima del fischio d’inizio“, in programma alle 20.45 a Bologna.

Il presidente della Repubblica

Nonostante la deposizione di fiori proseguono comunque le condanne su quanto accaduto all’Olimpico nel corso del match giocato domenica sera tra i biancocelesti ed il Cagliari. “Il volto e le pagine del diario di Anna Frank, la sua storia di sofferenza e di morte a opera della barbarie nazista, hanno commosso il mondo. Utilizzare la sua immagine come segno di insulto e di minaccia, oltre che disumano, è allarmante per il nostro Paese, contagiato, ottanta anni addietro, dall’ottusa crudeltà dell’antisemitismo“. Afferma in una dichiarazione il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. 

Ministro dell’Interno 

Il presidente Mattarella ne ha parlato con il ministro dell’Interno, con Marco Minniti che gli ha assicurato grande impegno per individuare i responsabili di un comportamento così ignobile affinché vengano perseguiti secondo la legge e vengano definitivamente esclusi dagli stadi. Il ministro dell’Interno Minniti, si legge in una nota del Quirinale, “gli ha assicurato grande impegno per individuare i responsabili di un comportamento cosi’ ignobile affinche’ vengano perseguiti secondo la legge e vengano definitivamente esclusi dagli stadi“.

Gesto significativo

Apprezzamento per le presa di posizione di Lotito è poi arrivata dal consigliere regionale del Lazio, Giuseppe Cangemi (Forza Italia): “La visita del presidente Lotito in Sinagoga, con una delegazione della SS Lazio, è un gesto significativo e concreto che prende nettamente e le distanze da qualsiasi forma di antisemitismo e di razzismo. Ora evitiamo strumentalizzazioni di una vicenda, da condannare senza se e senza ma, volte solo ad alimentare sciacallaggio per gettare fango su una società e sulla tifoseria sana e passionale come quella della Lazio“. 

Intitolare Olimpico ad Anna Frank

Una provocazione è invece quella che arriva dal portavoce del Gay Center Roma Fabrizio Marrazzo: “Intitoliamo lo stadio Olimpico ad Anna Frank. E’ la proposta lanciata dall’associazione Gay Center. Su questo raccoglieremo in queste ore le firme in rete e vi invitiamo da subito ad aderire mandando una mail a info@gaycenter.it”

Chiusura della Curva della Lazio per tutta la stagione

Nel frattempo, prosegue Marrazzo: “impediamo a chi inneggia al razzismo, all’antisemitismo, all’omofobia e a ogni manifestazione violenta di sporcare lo sport. Basti pensare a quanto accade ogni domenica con le offese come quella che riportiamo di domenica scorsa in cui campeggiava la scritta ‘Frocio’ accanto alle immagini di Anna Frank. Per questo chiediamo anche la chiusura della curva ai tifosi della Lazio sino a fine stagione, dato che questi episodi sono gia’ capitati spesso in passato, e l’omofobia, l’antisemitismo ed il razzismo vanno respinti senza dubbi“.

Danno d’immagine per Roma e l’Italia

Dura presa di posizione anche da parte del Codacons che in una nota sottolinea: “Un episodio che getta discredito sull’immagine di Roma e dell’Italia agli occhi del mondo, arrecando un danno enorme all’intero paese”.  Così l’associazione consumatori commenta “l’ignobile vicenda degli insulti antisemiti organizzati dai tifosi della Lazio, che hanno tappezzato lo stadio Olimpico con immagini blasfeme di Anna Frank e offese antisemite di ogni tipo. Non si tratta di una provocazione, ma di una vera e propria associazione a delinquere messa in atto dai tifosi della Lazio“.

Odio razziale 

Il codice penale prevede infatti che quando tre o piu’ persone si associano per commettere delitti, scatta la fattispecie di associazione a delinquere, in tal caso per la realizzazione di un reato evidente, quello di odio razziale, punito dalle nostre norme. Non é la prima volta che la tifoseria biancoceleste si rende protagonista di episodi ignobili di stampo antisemita, e di fronte all’ultimo grave episodio le autorità competenti devono adottare provvedimenti esemplari: in tal senso il Codacons chiede la chiusura totale della curva Nord dell’Olimpico per un periodo non inferiore ai 3 anni, come segnale di forza delle istituzioni e punizione per comportamenti che non riguardano solo il calcio, ma ledono gli interessi della città e dell’Italia“. 

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