Chat al veleno contro il capogruppo, sui social la fiducia

Scricchiola il gruppo M5s in Campidoglio. La vicenda dei rimborsi taxi ha scatenato malumori da tempo sopiti e riemersi, nella giornata di ieri, in una delle chat interne degli eletti. Qualcuno ha mostrato alla stampa, segnatamente all’agenzia Dire, gli sfoghi su Whatsapp contro il capogruppo Paolo Ferrara, che nell’ultimo semestre del 2017, ha chiesto un rimborso di 2.438 euro per i tragitti percorsi in auto bianca. Una spesa importante, non proprio in linea con il mantra pentastellato dei tagli ai costi della politica, considerando poi che il totale restituito, nello stesso arco temporale, a tutti i consiglieri grillini di maggioranza è di appena 2.768.
Una cifra che non è passata inosservata, alimentando più di un mal di pancia. La stoccata più pesante è arrivata dalla consigliera Gemma Guerrini, regina degli ortodossi grillini: “Ho chiesto più volte (per iscritto) al capogruppo il rendiconto delle spese – scrive nella chat – mi ha sempre risposto (per iscritto) che non poteva inviarmi nulla per motivi di segretezza istituzionale (‘privacy’) e che sarei dovuta andare a controllare di persona in ufficio. Siccome non faccio il finanziare, io a controllare negli uffici non ci vado. Ma vorrei ricordare – conclude la consigliera – che avremmo dovuto dare noi ai media il nostro resoconto semestrale”.
Mentre tra i minisindaci il raggiano Alfredo Campagna, alla guida del XIV municipio, ricorda al capogruppo di corrente lombardiana cosa vuol dire predicare bene e tradurre la predica in fatti: “Io non ho mai usato la macchina che spetta al presidente – precisa su Whatsapp – e mi muovo sempre con lo scooter, quando posso con la metro, per tutti gli incontri nei vari dipartimenti, in Campidoglio o con i cittadini”. Sottolineando che “gli assessori fanno lo stesso, a volte prendono a noleggio un’auto ma senza mai chiederne il rimborso. Così avevamo detto e così sto facendo. Sicuramente è più difficile ma si può fare”.
Idem dal minisindaco del IX Dario D’Innocenti: “Non ho mai messo piede sulla macchina di servizio, che ho messo a disposizione dei tecnici per fare i sopralluoghi, per i miei spostamenti uso la mia personale. Non ho preso il telefonino di servizio e diverse volte ho acquistato i sacchetti di asfalto a freddo per tappare le buche”. Sulla stessa linea, nella chat, anche la presidente Roberta Della Casa. “Ho rinunciato alla macchina, mi muovo con la familiare e visto che ho problemi con la metro spesso prendo il taxi pagando di tasca mia. Ho rinunciato al telefono e pago di tasca mia”. Poi però, interpellata da RomaToday, ribadisce la massima fiducia al capogruppo Paolo Ferrara, riallineandosi con il post pubblicato nella serata di ieri sulla pagina Facebook del Movimento Cinque Stelle Roma.
Secco e conciso, senza riferimenti espliciti alla vicenda nè giustificazioni, recita così: “Il gruppo capitolino M5S è unito e coeso nell’azione amministrativa, continuiamo a lavorare ogni giorno per il bene dei cittadini e di Roma. Il gruppo ribadisce la stima e sostegno nei confronti del capogruppo Paolo Ferrara”. E la comunicazione, come da codice del Movimento Cinque Stelle, viene a sua volta condivisa dai consiglieri grillini. O almeno da una parte. Non tutti rilanciano la solidarietà a Ferrara.

Ci sono Pietro Calabrese, che approfitta per mandare un messaggio chiaro a opposizioni e stampa: “I vostri tentativi per spaccarci non ci spostano di un millimetro”, l’assessore Daniele Frongia, i consiglieri Nello Angelucci, Fabio Tranchina, Giuliano Pacetti, Carola Penna, Teresa Zotta, Eleonora Guadagno. Ma all’appello mancano una decina di portavoce, tra questi il presidente d’Aula Marcello De Vito, in prima linea per la lotta agli sprechi e ai privilegi della pubblica amministrazione (anche se proprio il tetto ai rimborsi taxi promesso a inizio legislatura non è ancora arrivato), e le tre consigliere “dissidenti” che in più occasioni, paladine dei principi del grillismo delle origini, si sono scontrate con il resto del gruppo: Gemma Guerrini, la stessa che si sarebbe lamentata a mezzo chat, Donatella Iorio e Monica Montella si sono guardate bene da condividere il post pro Ferrara.

In collaborazione con:

 romatoday