Ama lascia soli i vigili: l’assessora Montanari nega, i fatti la smentiscono

Da tre giorni a Roma Ama non garantisce più il supporto ai vigili nella pulizia post incidenti e negli sgomberi. E’ l’azienda stessa ad averlo messo nero su bianco, dando seguito ad un allarme che va avanti da tempo. Venerdì abbiamo dato conto della vicenda, pubblicando anche il documento. Nel giro di poche ore è arrivata la smentita dell’assessora all’Ambiente Pinuccia Montanari: “Non è stato interrotto nulla. Assicuriamo assolutamente la continuità del servizio di pulizia che viene effettuato da Ama a seguito degli incidenti stradali. Un lavoro importante per garantire la sicurezza stradale e per ripristinare la viabilità a seguito degli incidenti. Garantiremo ad Ama i costi del servizio in attesa che si definisca l’affidamento tramite gara europea”.

Peccato però che in questi tre giorni i casi di mancato intervento su incidenti o sgomberi siano diversi. Inoltre la Montanari fornisce una notizia: il Comune, che per questo servizio non aveva mai dovuto sborsare soldi, per la prima volta si farà carico di un servizio che normalmente è a carico delle assicurazioni delle auto incidentate. Ma andiamo con ordine.
A documentare il problema dei mancati interventi di Ama è il sindacato Sulpl che già venerdì segnalava “la chiusura di via di Salone per via Colli sul Velino. Strada chiusa per macchia d’olio dalle 2 di notte”. Sempre venerdì notte l’Ostiense, dove si è verificato un incidente, ha riaperto in ritardo a causa dei detriti non rimossi. Risultato? Traffico e disagi per i cittadini. E ancora venerdì pomeriggio un bus Atac ha perso olio a piazzale del Verano. Sono intervenuti i vigili che hanno richiesto a loro volta intervento Ama. Risultato? Strada chiusa per alcune ore e situazione sbloccata dalla dita Sicurezza e Ambiente, cacciata dal Comune, ma – paradosso – abile e arruolabile per Atac.

E ancora il Sulpl, dopo il caso di via di Salone, a pubblicare sabato le foto di viale della Primavera: “Ama non interviene per raccogliere questa merce? La Polizia Locale è costretta a nastrare la zona ed a lasciarla li. Non potendo piantonarla siamo sicuri che ritorneranno a prendersela ed a rimetterla in vendita da qualche altra parte. Tutto lavoro per noi svolto inutilmente”. Ieri incidente in via dei Castani, olio disperso in strada che ha potuto riaprire solo grazie alla sabbia gettata a terra dal carro attrezzi. E stamattina, lunedì 20 novembre, è nuovamente il Sulpl a segnalare problemi, dopo l’incidente di via di Tor de Schiavi: “L’Ama non interviene e se non fosse intervenuto questo meccanico, che ringraziamo, le alternative erano: o chiudere la strada o lasciare le pattuglie li fino a che Ama non sarebbe tornata a fare quel che ci aspetteremmo facesse istituzionalmente”.
Interpellato da RomaToday il segretario romano Stefano Giannini commenta le parole della Montanari: “Se chiudere le strade col nostro nastro giallo significa continuità nel servizio di pulizia allora è molto probabile che l’assessore sia stata male informata perché le foto che abbiamo pubblicato raccontano una storia diversa. Forse l’assessore deve fare un po’ di pulizia anche tra chi la informa”.
La stessa Montanari, nella smentita, parla di costi garantiti dal Comune. C’è però da fare una precisazione sulla natura del servizio e va spiegato perché Ama dice no. Si tratta infatti di un servizio non previsto nel contratto coperto dalla TaRi e una mancanza di strutturazione, sia in termini di strumentazione che di risorse umane: queste le motivazioni per il no al servizio. Già sotto la gestione Fortini si era evidenziato l’approccio negativo verso questa funzione. In un’intervista l’allora presidente spiegava: “Noi non lo vogliamo proprio fare. Ama viene pagata dall’assicurazione di chi ha provocato l’incidente. Non posso tenere 15 impiegati ad occuparsi solo di questo”

Paradossalmente però l’azienda potrebbe guadagnare espletando la pulizia post incidenti, senza aggravio di costi per il Comune.
Infatti prima di Ama, il servizio era svolto da un’azienda a cui veniva data una concessione di servizi. In sostanza se c’era un incidente arrivavano i mezzi di Sicurezza e Ambiente, pulivano e poi mandavano il conto all’assicurazione dell'”auto in torto”. Per Ama invece è solo un costo (risorse umane e materiali per la pulizia) non essendo per ora strutturata per il “recupero crediti”. Da qui tempo fa anche l’invito fatto all’azienda di nettezza urbana a bandire una gara per l’affidamento del servizio. Invito per ora rimasto lettera morta, nonostante le sollecitazioni di Bina. Ora però i costi, mai sostenuti dal Comune, secondo quanto riferisce l’assessora, diventeranno a carico dell’amministrazione. O meglio lo saranno fino a quando non verrà nuovamente affidato il servizio.

La vicenda era stata denunciata anche in sedi ufficiale dal comandante della Polizia locale Diego Porta che aveva parlato della pulizia post incidenti come uno dei problemi del corpo perché, come sta accadendo in questi giorni, toglie di fatto agenti dalla strada. A ricordare la denuncia è il consigliere PD Marco Palumbo: “Ricordo che il problema è stato a suo tempo segnalato anche dal Comandante Generale del corpo di Polizia Locale Diego Porta in commissione Trasparenza – aggiunge Palumbo -. A tal proposito ho predisposto una interrogazione urgente per avere spiegazioni relative alla grave negligenza e alle ripercussioni che può avere la decisione dell’AMA sulla viabilità cittadina e sulla lotta al degrado contro gli insediamenti spontanei”. E’ inaccettabile, secondo Palumbo “che le pattuglie dei vigili urbani vengano tolte da altri compiti d’istituto perché impegnate in lunghe attese (anche di giorni) per poter riaprire le sezioni stradali interessate da incidenti. La lotta al degrado subisce un altro durissimo colpo a causa dei pasticci di una Giunta sempre più inadeguata”, conclude.

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